PRASSITELETesta dell'Afrodite di CnidoPrassitele fu uno scultore greco vissuto in età classica ed attivo tra il 375 ed il 326 a.C., anno della sua morte. Nacque ad Atene tra il 400 a.C. e il 395 a.C..
Figlio di un altro scultore, Kephisodotos il Vecchio, Prassitele fu autore di opere memorabili, ancora copiate dai Romani, in età imperiale. Benché lavorasse il bronzo, preferiva a questo il marmo che, alla fine, il pittore Nicia trattava per lui con cere colorate.
Copia romana dell'Apollo saurokton, LouvreLa peculiarità dell'arte prassitelica sta nella
dolcezza del modellato delle sue statue marmoree, caratterizzate da una sorta di malinconia, pigrizia ed
abbandono delle figure.I suoi personaggi non sono più i saldi ed equilibrati eroi del passato, ma dèi giovani, sfiniti, umanizzati.
Afrodite di Cnido Fu chiamata così perché fu acquistata dagli abitanti di Cnido.
Per la prima volta una dea è presentata nuda mentre, dopo un bagno, prende un panno appoggiato sopra un’anfora. Il corpo sinuoso, mostra tutti gli attributi della femminilità tanto che, racconta Plinio, il nobile Luciano se ne innamorò perdutamente: Luciano ammirava la bellezza del volto, delle chiome, della fronte, la linea delle sopracciglia e lo sguardo umido e pieno di grazia, definendola la creazione più bella di Prassitele. Il baricentro della figura si sposta su un lato, mettendo la figura rappresentata in una posizione di riposo.
Apollo SauròctonosApollo uccisore di lucertole, questo è il nome della statua di Prassitele che rappresenta Apollo, ancora giovane e dalle membra molli quasi femminili, che si appoggia su un tronco d’albero. Il giovane dio, dallo sguardo un po’ distratto, e colto nell’attimo in cui sta, per gioco, trafiggendo una lucertola con uno stilo. In molti casi, l'eroe o il dio è appoggiato ad un tronco o ad una colonna, come se non avesse più le forze per sostenersi da solo in piedi, anche se in realtà puntelli e sostegni di questo tipo sono indispensabili nelle statue in marmo, per ragioni strutturali.
Quindi, rispetto al Doriforo di Policleto (V secolo a.C.), maestro d'equilibrio, si è di fronte ad un mutamento essenziale, che caratterizzerà la nuova tendenza artistica.
Ermes con Dioniso bambino (veduta frontale) Ermes con Dioniso bambino (veduta laterale)Prassitele mostra Hermes mentre si riposa e fa giocare il bambino, forse con un grappolo d’uva. In sintonia con il clima del tempo, le due divinità sono rappresentate in un atteggiamento dolce e confidenziale.
Opere celebri di Prassitele furono la
Venere Cnidia, il primo nudo femminile della storia,
Hermes con Dioniso, l'
Apollo Sauroctono, l'
Apollo citaredo, una testa di
Afrodite,
Satiro a riposo, ed altre ancora.
Artemide di Dresda Riproduce probabilmente l’Artemide fatta per il tempio di Apollo in Megera, poiché concorda con l’immagine che traviamo su monete della città.
E’ una creazione di fresca semplicità nel peplo a rade pieghe verticali, variate solo dal balteo a tracolla che regge il turcasso, da cui la dea sta traendo con la mano destra alzata una freccia.Satiro versante Molto ammirato dai romani, poiché ve ne sono oltre venti copie.
Il tronco di sostegno delle copie non doveva essere nell’originale facendo così apprezzare in tutto il fluido contorno della figura, che gravitava ancora sul proprio asse, poggiante sulla gamba sinistra, con la destra scartata, in cui il ritmo acquista una scioltezza nuova, mentre la testa si reclina di lato. La mano destra sollevata teneva un’oinochoè dalla quale versava il vino in una patera che era tenuta nella mano sinistra protesa.fonti:
wikipedia
http://www.facca.it/prassitele/index.html