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| Dall'uovo alla farfalla
Le Farfalle sono Insetti il cui ciclo vitale percorre quattro fasi ben distinte:
Uovo
Bruco
Crisalide
Insetto adulto
Forma esterna e metodi di vita sono assai diversi tra loro in quanto il bruco subisce una metamorfosi completa prima di raggiungere lo stato adulto.
In questa delicata fase la farfalla si prepara per l'espansione alare assumendo una posizione che consente alle ali di pendere liberamente verso il basso.
Le uova hanno forme e colori assai variabili e vengono deposte isolate o, più spesso, in gruppi. Una attenta osservazione può rilevare la loro presenza sulle piante che forniranno il nutrimento ai bruchi durante lo sviluppo.
Allo stadio di bruco l'insetto si nutre abbondantemente e cresce in peso ed in volume a causa di un certo numero di mute della pelle. La dieta è tipicamente vegetariana.
Quando il bruco ha raggiunto lo stadio massimo della sua crescita si trasforma in crisalide: la fase vitale più critica dell'intero ciclo.
Incapace di difendersi a causa della quasi immobilità a cui è costretta, la crisalide o pupa può fare affidamento solo sulle caratteristiche mimetiche o protettive del suo corpo.
All'atto della metamorfosi, dopo che profonde trasformazioni struttura li sono intervenute, il Nuovo organismo, ormai formato, rompe la spoglia della crisalide e ne esce la farfalla.
Le ali del nuovo individuo, dapprima umide e accartocciate, dopo alcune ore di vita diventano completamente efficienti e pronte al volo.
La farfalla adulta è caratterizzata dalla trasformazione dell’apparato boccale che, da masticatore, diventa succhiatore con la caratteristica spirotromba.
Osserviamo un adulto
Il termine farfalla è il vocabolo di uso comune attraverso il quale si identificano questi vistosi insetti alati. Tuttavia nel linguaggio scientifico, è più corretto utilizzare il termine “lepidotteri” che deriva dal greco e significa “ali ricoperte di squame”.
L’ordine dei lepidotteri è uno dei più ricchi di specie nello sconfinato mondo degli insetti.
Pur essendo facilmente riconoscibili sia per il loro aspetto complessivo sia grazie alla bellezza dei colori presenti sulle ali, le farfalle possono essere, talora, confuse con forme affini come le Libellule, gli imenotteri e i Ditteri.
Nei Lepidotteri la classica suddivisione del corpo in capo, torace e addome risulta ben visibile e viene approfondita nelle didascalie della fotografia che raffigura un esemplare di vanessa c-bianco (Polygonia c-album), nome che le deriva per la presenza nella pagina inferiore delle ali posteriori di una macchia candida a forma di c., ben visibile nell'immagine.
Osservare le farfalle può essere una attività stimolante e ricca di sorprese. La ricerca andrà fatta, di preferenza, negli ambienti naturali ricchi di fioritura e nelle radure al limitare dei boschi.
I mesi ideali per l'osservazione sono quelli primaverili ed estivi anche se non mancano specie che si attardano fino ad autunno.
Giornate calde, soleggiate e prive di vento daranno i risultati migliori.
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