Paperando

Quando acquistiamo del vino, (da bere personalmente, offrire o regalare)

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Acinoblu
icon1  view post Posted on 28/2/2008, 11:34






Sarà capitato anche agli astemi di dover acquistare una bottiglia di vino magari per fare un omaggio ad un amico.

Vediamo quali sono le motivazioni che ci spingono a scegliere un vino piuttosto che un'altro e cerchiamo di valutare insieme quale può essere la decisione giusta a seconda delle circostanze.

Quando il vino è per noi sappiamo per quale occasione sarà destinato e l'abbinamento che abbiamo intenzione di creare, ovviamente se si tratta di una cena di riguardo dovremo puntare sulla qualità e considerare anche l'interesse dei nostri ospiti nei confronti del vino.

In questo caso sarà anche importante adeguare la nostra tavola utilizzando il servizio di bicchieri più adatto e magari cogliere l'occasione per usare quel famoso decanter (solo per i vini rossi invecchiati) che ci hanno regalato anni fa ed abbiamo riposto accuratamente nella vetrina del buffet.

Per una cena importante potremo "allargarci" proponendo vini diversi a gradazione in linea con la successione dei piatti a partire dall'antipasto fino al dessert.

Se, invece, siamo stati invitati a cena o dobbiamo fare un omaggio e non conosciamo le preferenze del beneficiario del nostro dono, ci dobbiamo orientare su un prodotto di qualità e di tipologia accattivante.

Cosa intendo con quest' ultimo termine?

Beh un vino che possa essere una novità o una particolarità per chi lo riceve, e allora cosa scegliamo?

L'omaggio classico potrà essere una bottiglia di spumante italiano "brut" metodo classico magari in veste Magnum (bottiglia da 1 litro e mezzo), oppure un grande vino di struttura (Brunello di Montalcino, Barolo o Barbaresco, Amarone della Valpolicella, Sagrantino di Montefalco, un rosso Conero Riserva, Sfurzat, Taurasi o Aglianico del Vulture riserva, .......) o una piccola confezione di due o tre bottiglie di un territorio particolare che possa ricordare le origini del nostro conoscente (una bianca ed una rossa magari, se sono tre anche un rosato), altrimenti possiamo puntare sulla specialità diciamo "chicca" da buongustai e quindi scegliere una bottiglia di Picolit od un vendemmie tardive di pregio o più semplicemente un “vero” passito di Pantelleria od un ottima grappa di vitigno pregiato in tutti questi casi diciamo che la spesa minima si aggira oggi intorno ai 20 Euro.

Le possibilità sono tantissime, e l’omaggio che faremo è ovviamente legato all’importanza della persona che ne dovrà beneficiare.

Un consiglio: orientiamoci su prodotti Italiani che non hanno nulla da invidiare a quelli esteri salvo vini con caratteristiche speciali che non sono riconducibili a prodotti italiani (ad esempio Sautern Francese, un Riesling Austriaco o Tedesco, un Tokaji Ungherese, un Whisky invecchiato di puro Malto Scozzese o Rhum selezione) che comunque consiglierei di offrire solo a veri intenditori che sanno apprezzarli ed anche esaltarli con l’abbinamento giusto, salvo alcolici di pura meditazione.

Pretendete dal negoziante una confezione adatta e coerente al prodotto in modo tale che sia anche esteticamente presentabile.

E, dopo questa raccomandazione di cui spero non ne abbiate bisogno, vi saluto e vi do appuntamento alla prossima segnalazione.

Ovviamente quesiti e curiosità sul tema sono ben graditi.

A presto
:10ge2s8.gif:

Edited by silvanapat - 28/2/2008, 15:28
 
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Bag End
view post Posted on 28/2/2008, 11:59




Ciao Acinoblu,
io non sono un'esperta di vini, anche se mi piace berlo il vino. Volevo farti una richiesta, che forse ti sembrerà strana :yahoo4lu.gif: . Mi potresti parlare di questo Riesling Austriaco o Tedesco di cui non so assolutamente nulla? Silvana sa che ho la passione per i teutonici :wub: , quindi capirà il senso della mia domanda. Sono curiosissima :woot:
 
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Acinoblu
view post Posted on 28/2/2008, 16:09




CITAZIONE (Bag End @ 28/2/2008, 11:59)
Ciao Acinoblu,
io non sono un'esperta di vini, anche se mi piace berlo il vino. Volevo farti una richiesta, che forse ti sembrerà strana :yahoo4lu.gif: . Mi potresti parlare di questo Riesling Austriaco o Tedesco di cui non so assolutamente nulla? Silvana sa che ho la passione per i teutonici :wub: , quindi capirà il senso della mia domanda. Sono curiosissima :woot:

Ciao Simona, pur essendo una profana per quanto riguarda l'argomento vino, hai indicato la tipologia top per i vini bianchi a livello mondiale!

Intanto stiamo parlando del vitigno "riesling renano" (altra cosa è quello italico....) originario appunto dell'Austria e Germania (famosi anche quelli Canadesi), fondamentalmenete i vini a base di riesling sono noti per le loro caratteristiche di ottima acidità, olfattivamente eccezionali e longevi.

Famosi sono sia i secchi che i passiti o da vendemmie tardive.

I secchi sono di grandissima finezza, un’intensità e un bouquet molto apprezzati che vira dal fruttato a - strano a dirsi - sentori di idrocarburi che in fase di degustazione svaniscono per dare spazio ad un piacevolissimo gusto fruttato morbido ma di grande freschezza e di lunga persistenza.

Questi risultati sono possibili grazie alle caratteristiche morfologiche del territorio, i vigneti Austriaci e Tedeschi hanno spesso forti pendenze che favoriscono l'esposizione delle piante ai raggi solari; inoltre grazie alla latitudine settentrionale delle zone e alle caratteristiche vulcaniche del territorio, il vino assume, appunto, queste eccezionali ed intense note gusto/olfattive.

Da notare che sono vini di buona gradazione spesso vicina ai 14 gradi e più, questo aspetto, aggiunto alla buona acidità, consente una longevità notevole.

Grandi Riesling vengono apprezzati anche dopo 50 anni dall'imbottigliamento!

E' doveroso poi citare i passiti o vendemmie tardive che sono il fiore all'occhiello della produzione, abbastanza rari e oggetto di collezionismo (e i prezzi non scherzano...).

Questi vini sono anche detti Eiswein (Ice-wine) vini prodotti con uve congelate e generalmente raccolte di notte, il congelamento dell'uva deve avvenire naturalmente sulla vite per effetto della bassa temperatura, infatti i grappoli d'uva sono lasciati sulla vite durante i mesi invernali e le ripetute gelate favoriscono la concentrazione degli zuccheri, degli acidi e delle sostanze aromatiche, con il risultato di esaltare la complessità organolettica del succo.

E' un lavoro molto complesso che deve essere aiutato dalla natura oltre che dalla capacità dell'uomo ma il risultato è eccezionale!

Da precisare che non sono molto dolci ma spiccano per la loro complessità olfattiva ed equilibrio gustativo; ottimi con i formaggi molto stagionati piccanti e con gli erborinati di gran classe.

E pensare che la scoperta di questa metodologia di vinificazione viene fatta risalire al "caso" infatti si dice che verso la fine del 1700 in Franconia, la celebre regione che si trova nella parte centro-meridionale della Germania, si sia verificata una gelata inattesa che provocò il congelamento delle uve.

I viticoltori della zona, con lo scopo di salvare comunque il raccolto, decisero di pigiare quelle uve e ne ricavarono un mosto estremamente concentrato che produsse quel vino gradevolissimo oggi famoso, appunto, come "eiswein".

Spero di essere stato abbastanza esauriente e mi aspetto di leggerti ancora dopo che avrai sorseggiato questo famoso nettare!

A presto

:felicità: :felicità: :felicità: :felicità: :felicità: :felicità: :felicità: :felicità:

Edited by silvanapat - 28/2/2008, 16:57
 
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Bag End
view post Posted on 29/2/2008, 11:45




CITAZIONE (Acinoblu @ 28/2/2008, 16:09)
Spero di essere stato abbastanza esauriente e mi aspetto di leggerti ancora dopo che avrai sorseggiato questo famoso nettare!
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A presto[/size]
:felicità: :felicità: :felicità: :felicità: :felicità: :felicità: :felicità: :felicità:

Ciao Marco, grazie per le informazioni. Nella mia ignoranza sull'argomento, ero convinta che al nord delle Alpi la qualità del vino fosse scadente :arrossito:. Un luogo comune in cui cadono in molti, immagino (o forse sono proprio io che so' de' coccio :cold2.gif:)!
La scelta su questo tipo di vino non dipende dal fatto che io me ne intenda, ma solo dalla mia passione per la Germania. Quando ho letto il tuo messaggio mi sono incuriosita.

Mi sta venendo in mente un'idea, che però non so se è realizzabile. Ti andrebbe di aprire una discussione sulla storia del vino? Come è stato scoperto e da chi, come veniva usato in passato, anche nella cucina, ecc. Insomma tutta una serie di curiosità su questo nettare di Bacco (hic :wacko: ), che forse tu conosci, e che mi incuriosiscono.

Assaggiarlo credo che sia difficile. Se è veramente così pregiato come dici, temo che non arriverà mai sulla mia tavola. Mio papà compra del vino sfuso in un negozio sotto casa. Se vogliamo bere vino bisogna accontentarsi di quello (sempre meglio del Tavernello :sick: a cui preferisco l'acqua di rubinetto).
 
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view post Posted on 29/2/2008, 15:33
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La felicità è come una farfalla:dura il tempo di un battito d'ali

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:mf_wave.gif: ciao Acinoblu, per prima cosa voglio farti i complimenti e ringraziarti per queste interessantissime discussioni. :42m5b8n.gif:

Poi volevo chiederti qualche consiglio sulla qualità e prezzo dei vini.
Spesso negli ipermercati si trovano stock di vini provenienti da tutte le zone d'italia a prezzi che oscillano tra i 2 e 4 euro alla bottiglia . Ci si può fidare? o sono contraffazioni?

un caro saluto :025.gif:
 
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Supermamma
view post Posted on 3/3/2008, 11:34




Anch'io mi chiedo la stessa cosa....brava Sott, è un dubbio a cui non so trovare una risposta.

Acinoblu, grazie in anticipo, attendo anch'io i tuoi consigli... image
 
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Acinoblu
view post Posted on 3/3/2008, 17:48




CITAZIONE (Bag End @ 29/2/2008, 11:45)
CITAZIONE (Acinoblu @ 28/2/2008, 16:09)
Spero di essere stato abbastanza esauriente e mi aspetto di leggerti ancora dopo che avrai sorseggiato questo famoso nettare!
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A presto[/size]
:felicità: :felicità: :felicità: :felicità: :felicità: :felicità: :felicità: :felicità:

Ciao Marco, grazie per le informazioni. Nella mia ignoranza sull'argomento, ero convinta che al nord delle Alpi la qualità del vino fosse scadente :arrossito:. Un luogo comune in cui cadono in molti, immagino (o forse sono proprio io che so' de' coccio :cold2.gif:)!
La scelta su questo tipo di vino non dipende dal fatto che io me ne intenda, ma solo dalla mia passione per la Germania. Quando ho letto il tuo messaggio mi sono incuriosita.

Mi sta venendo in mente un'idea, che però non so se è realizzabile. Ti andrebbe di aprire una discussione sulla storia del vino? Come è stato scoperto e da chi, come veniva usato in passato, anche nella cucina, ecc. Insomma tutta una serie di curiosità su questo nettare di Bacco (hic :wacko: ), che forse tu conosci, e che mi incuriosiscono.

Assaggiarlo credo che sia difficile. Se è veramente così pregiato come dici, temo che non arriverà mai sulla mia tavola. Mio papà compra del vino sfuso in un negozio sotto casa. Se vogliamo bere vino bisogna accontentarsi di quello (sempre meglio del Tavernello :sick: a cui preferisco l'acqua di rubinetto).

Cara Simona, l'argomento che riguarda la storia della tavola e del vino è assai affascinante e molto vasto, onestamente non sono sufficentemente preparato per trattarlo in modo completo, sistematico e strutturato. D'altra parte anche il tempo che ho a disposizione è piuttosto limitato. Quello che forse potrei fare, periodicamente, è scrivere sui vini più importanti di ciascuna regione con riferimento alle origini e al tipo di cucina cui sono maggiormente indirizzati, in maniera molto semplice senza alcuna pretesa di sviluppare gli argomenti troppo in profondità. Può essere un modo per comprendere meglio la nostra cultura enogastronomica e creare eventualmente un piacevole dibattito tra i visitatori di Paperando. Appena posso aprirò la prima puntata...... :mf_wave.gif:
Una piccola osservazione a margine sull'acquisto del vino sfuso, sono d'accordo che è meglio bere vino sfuso acquistato da un professionista (o meglio direttamente in cantina) che un vino "imbustato", la raccomandazione è di non bere più di un bicchiere a pasto, mi raccomando!
A presto,
:6fy4wi.gif:
 
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Acinoblu
view post Posted on 3/3/2008, 18:26




CITAZIONE (Sottomarina @ 29/2/2008, 15:33)
:mf_wave.gif: ciao Acinoblu, per prima cosa voglio farti i complimenti e ringraziarti per queste interessantissime discussioni. :42m5b8n.gif:

Poi volevo chiederti qualche consiglio sulla qualità e prezzo dei vini.
Spesso negli ipermercati si trovano stock di vini provenienti da tutte le zone d'italia a prezzi che oscillano tra i 2 e 4 euro alla bottiglia . Ci si può fidare? o sono contraffazioni?

un caro saluto :025.gif:

Brevemente posso dire che:

1-sotto i 6/7 € è difficile trovare vini qualitativamente accettabili

2-Dai 2,5 ai 6 € possiamo trovare vini bevibili

3-al disotto dei 2 € dobbiamo esprimere delle riserve sulla qualità

Gli ipermercarti e grossi distributori in genere acquistano o imbottigliano essi stessi (tramite terzi) vini prodotti da cantine sociali che usufruiscono anche di contributi statali per la produzione (praticamente si liberano del prodotto a costo zero), i prodotti sono scadenti in quanto il vino proviene da altissime produzioni di uva per ettaro che viene "stressata" per ricavarne il massimo in vino, consegue che il succo contiene anche sostanze non molto gradite dal nostro organismo (per esempio oli prodotti dai vinaccioli o sostanze tanniche del raspo) :051bmxh7.gif: .

Praticamente i grandi magazzini acquistano il prodotto al costo dei contenitori, (bottiglia, tappo siliconico, etichetta) più un agio per il "produttore" diciamo 0,85€ per bottiglia da 75cl.

Non voglio citare i casi in cui il mosto dovrebbe essere destinato alla distillazione ed invece "come per miracolo" finisce sulle nostre tavole soto forma di vino.... :sick:

Per concludere non parlerei di vini sofisticati :alienff: ma di vini prodotti industrialmente sia in vigna (spesso la vendemmia viene effettuata direttamente con dei robot) che in cantina (utilizzo della chimica entro i limiti consentiti dalla legge...), ovviamente ciò deprime la qualità.

Controllate sempre sulla bottiglia se il vino è stato imbottigliato e commercializzato direttamente dalla cantina produttrice costituisce un minimo di garanzia dato che il produttore è anche imbottigliatore e si espone in prima persona.

Comunque l'argomento come potete immaginare è abbastanza variegato e complesso. :009.gif:

Comunque se l'argomento vi incuriosisce potete comprare una bottiglia, fotografate etichetta e controetichetta, inviatemela, per esempio all'indirizzo del mio blog, vi racconterò un po di cose su quel prodotto! :arrossito:

A presto care amiche e con l'occasione vi giro un quesito simile ma su altro prodotto alimentare, come mai per esempio si può trovare il Parmigiano Reggiano regolarmente timbrato e non sofisticato da 12,00€ al Kg fino a 30,00€? dipende dal ricarico del commerciante o esiste un motivo tecnico? :o:

Edited by silvanapat - 3/3/2008, 19:09
 
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silvanapat
view post Posted on 3/3/2008, 23:14




Per quanto riguarda il Parmigiano Reggiano, ti rispondo subito.
Secondo me il prezzo dipende dall'invecchiamento:
più è lunga la stagionatura e più costa il parmigiano.

Giusto? :woot: :009.gif: :woot:
 
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icon1  view post Posted on 3/3/2008, 23:23




CITAZIONE (Acinoblu @ 3/3/2008, 17:48)
Cara Simona, l'argomento che riguarda la storia della tavola e del vino è assai affascinante e molto vasto, onestamente non sono sufficentemente preparato per trattarlo in modo completo, sistematico e strutturato. D'altra parte anche il tempo che ho a disposizione è piuttosto limitato. Quello che forse potrei fare, periodicamente, è scrivere sui vini più importanti di ciascuna regione con riferimento alle origini e al tipo di cucina cui sono maggiormente indirizzati, in maniera molto semplice senza alcuna pretesa di sviluppare gli argomenti troppo in profondità. Può essere un modo per comprendere meglio la nostra cultura enogastronomica e creare eventualmente un piacevole dibattito tra i visitatori di Paperando. Appena posso aprirò la prima puntata...... :mf_wave.gif:

Aspetto la prima puntata della tua rubrica, sono curiosissima :yahoo4lu.gif: :022.gif:

 
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Acinoblu
view post Posted on 4/3/2008, 10:24




CITAZIONE (silvanapat @ 3/3/2008, 23:14)
Per quanto riguarda il Parmigiano Reggiano, ti rispondo subito.
Secondo me il prezzo dipende dall'invecchiamento:
più è lunga la stagionatura e più costa il parmigiano.

Giusto? :woot: :009.gif: :woot:

Inesatto cara Silvana :nono.gif: , devi sapere che nell'ambito dello stesso caseificio produttore del famoso reggiano (ma vale anche per tanti altri formaggi), ogni forma - dopo un primo periodo di stagionatura - viene classificata secondo la qualità (ci sono almen o 4 diversi gradi di qualità nell'ambito dei quali il prezzo può quasi raddoppiare!). Hai mai visto in tv personaggi con il camice bianco muniti di martelletto e succhiello? Bene, quei personaggi sono grandi esperti selezionatori, la stagionatura ovviamente viene praticata nei confronti della produzione più quotata (può arrivare per il parmigiano reggiano anche fino a 42 mesi! 36 è comunque il top, quelli che troviamo al supermercato saranno a malapena di 8 mesi......che credo sia il minimo previsto). Non dimenticare che proprio all'AIS ho seguito un corso di 6 mesi sui formaggi e abbinamenti con il vino, qualcosa ne mastico........ :009.gif:
Ciao e a presto :025.gif:
 
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silvanapat
view post Posted on 4/3/2008, 12:52




CITAZIONE
Inesatto cara Silvana :nono.gif: ,

:sick: :woot: :sick: :woot: :sick: :woot:
 
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view post Posted on 4/3/2008, 14:59
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La felicità è come una farfalla:dura il tempo di un battito d'ali

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a mio avviso c'è da considerare anche questo: ad un prezzo inferiore corrisponde anche una scarsa qualità. In definitiva quando acquistiamo il parmigiano ( ma anche il prosciutto crudo di Parma o il San daniele) con la cosidetta "offerta speciale" ci rifilano formaggi o insaccati stagionati male di terza...quarta...quinta.. :007.gif: ...scelta che hanno urgenza di essere smerciati.

Sbaglio?



grazie Acinoblu. :022.gif:
 
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Acinoblu
view post Posted on 4/3/2008, 16:32




CITAZIONE (Sottomarina @ 4/3/2008, 14:59)
a mio avviso c'è da considerare anche questo: ad un prezzo inferiore corrisponde anche una scarsa qualità. In definitiva quando acquistiamo il parmigiano ( ma anche il prosciutto crudo di Parma o il San daniele) con la cosidetta "offerta speciale" ci rifilano formaggi o insaccati stagionati male di terza...quarta...quinta.. :007.gif: ...scelta che hanno urgenza di essere smerciati.

Sbaglio?



grazie Acinoblu. :022.gif:

ESATTO :022.gif: QUESTO VALE PER TUTTE LE CASISTICHE MERCEOLOGICHE ALIMENTARI E NON. L'IMPORTANTE E' CHE IL CONSUMATORE ABBIA UN MINIMO DI CONOSCENZA IN MATERIA PER NON FARSI TURLUPINARE E SI RIVOLGA AD UN COMMERCIANTE CHE SIA VERAMENTE ONESTO E CHE DIA LA CORRETTA INFORMAZIONE AL CLIENTE (casi piuttosto rari....). :sick:
:10ge2s8.gif:
 
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Bag End
view post Posted on 12/4/2008, 15:28




CITAZIONE (Sottomarina @ 4/3/2008, 15:59)
a mio avviso c'è da considerare anche questo: ad un prezzo inferiore corrisponde anche una scarsa qualità. In definitiva quando acquistiamo il parmigiano ( ma anche il prosciutto crudo di Parma o il San daniele) con la cosidetta "offerta speciale" ci rifilano formaggi o insaccati stagionati male di terza...quarta...quinta.. :007.gif: ...scelta che hanno urgenza di essere smerciati.

Sbaglio?



grazie Acinoblu. :022.gif:

Purtroppo non tutti si possono permettere di comprare il San Daniele di prima scelta. :nono.gif:
 
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15 replies since 28/2/2008, 11:34   452 views
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