Paperando

L'arte della geisha

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Supermamma
icon1  view post Posted on 30/10/2007, 15:03




L'arte della geisha

Simbolo della cultura nipponica, la geisha è una donna raffinata e colta che segue un rigido percorso di studi per raggiungere la massima padronanza nelle arti. Considerata a torto una prostituta, la geisha gode del massimo rispetto per le sue supreme doti da intrattenitrice

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“...Non è per una geisha desiderare. Non è per una geisha provare sentimenti. La geisha è un'artista del mondo, che fluttua, danza, canta, vi intrattiene. Tutto quello che volete.
Il resto è ombra. Il resto è segreto.” ("Memorie di una geisha", 2005)

'Geisha' è l'unione di due kanji che significano "arte" e "persona": significa quindi "persona esperta nelle belle arti , nelle belle maniere".
Contrariamente a ciò che può pensare l’opinione comune, la geisha non era una prostituta e il sesso non faceva parte del suo mestiere, ma era una professionista nell’arte di intrattenere e allietare noiose cene d’affari, banchetti e feste.

L'arte della geisha nasce nel periodo di Tokugawa (1600-1868) in Giappone; in origine era un uomo di piacere, nato per intrattenere uomini d'affari nelle "sale da the' pubbliche e private".
Ben presto anche le donne comparvero nel mondo Geisha assumendone via via il dominio del nome.

La geisha è la donna più affascinante, raffinata e colta di tutto il Giappone. Viene tolta alla sua famiglia in tenera età (in genere intorno ai 9-10 anni) e fatta entrare in una scuola, dove imparerà a curare al meglio il suo aspetto fisico, a vestirsi di kimono in seta, a truccarsi il viso con un pesante cerone bianco, occhi marcati di nero e bocca rossissima, fino a rendersi quasi una maschera sotto la pesante acconciatura.
Imparerà quindi a muoversi con grazia ed eleganza, a servire da bere in modo raffinato, a conversare con intelligenza, a calibrare ogni minimo gesto per renderlo maggiormente elegante.

La sua estetica deve rappresentare al tempo stesso la fragilità della carne e la forza dello spirito: quando lavora controlla tutto il suo essere, in ogni gesto, parvenza, emozione; perfino la modulazione del respiro, ora leggero, lieve, ora vivo, affannoso, seppure impercettibile.
La sua figura deve essere snella e slanciata, così come il suo volto deve apparire pallido. La sua voce deve avere un tono particolarissimo e raffinato, adattato perfettamente ad ogni scopo e circostanza.
I suoi capelli, di color corvino, sono sempre raccolti, come a forma di nido. E ai piedi solo delle calze di seta, chiamate “tabi”, deve indossarle sempre, anche d'inverno, per esprimere la sensualità di un corpo che si nasconde interamente sotto il kimono.

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Anche per distinguersi dalla prostituta, la geisha indossa sempre kimono dai colori tenui, poco appariscenti, possibilmente tono su tono, e comunque in sintonia con le stagioni. Il colletto del kimono, dietro, è sempre posizionato in modo da lasciar scoperta la nuca: un modo molto sensuale per lasciar scorrere l'immaginazione del cliente.

La geisha, come ho detto prima, non e' da considerarsi una prostituta. Se fornisce prestazioni sessuali, lo fa a sua discrezione o come parte di una relazione duratura. Molte geishe, raggiunta una certa età sono state spose di uomini facoltosi e di alto livello sociale.

Una figura ben distinta dalla geisha è quella della "maiko" (danzatrice), giovanissima che studia per divenire geisha.
Una maiko è ben riconoscibile dal kimono molto più colorato, con maniche e obi allungato. Anche le maiko sono richiestissime sul lavoro, poiché la loro giovinezza e candore compensano la mancanza di quell'esperienza che soltanto le geisha più affermate possiedono.
La cerimonia della rotazione del collare (erikae) segna il cambiamento, l'evoluzione da maiko a geisha.

Oggi le geishe hanno abbandonato le "teahouse" e l'”intrattenimento degli uomini d'affari" per non confondersi con "prostitute giapponesi" che si definiscono geishe senza aver nulla a che fare con l'Iki (la grazia nipponica) che dovrebbe caratterizzarle.

da girlpower
 
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view post Posted on 30/10/2007, 15:48
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La felicità è come una farfalla:dura il tempo di un battito d'ali

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:thumbup5wo.gif: mitica supermamma!! hai ridato onore ad una delle più belle e importanti figure nipponiche.

 
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Supermamma
view post Posted on 30/10/2007, 16:19




ho visto il film, bellissimo....
 
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pulcinofelice
view post Posted on 30/10/2007, 16:42




io ho letto il libro, e mi è piaciuto tantissimo!! Se ben ricordo, venivano loro legati stretti i piedi, tali da subire gravi malformazioni quando venivano sciolti dalle bende...
 
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Supermamma
view post Posted on 27/1/2008, 17:41




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Monologo della protagonista di questo film:

" Noi geishe non siamo cortigiane e non siamo mogli. Vendiamo la nostra abilità, non il nostro corpo. Creiamo un altro mondo, un mondo segreto. Un luogo solo di bellezza. La parola "geisha" significa "artista". Ed essere geisha vuol dire essere valutata come un'opera d'arte in movimento. Per noi, agonia e bellezza dimorano fianco a fianco. I piedi soffriranno, le dita sanguineranno. Perfino star seduta e dormire sarà doloroso. Non puoi considerarti una vera geisha, finchè non riuscirai a fermare un uomo con un solo sguardo. Il cuore muore di una morte lenta. Perdendo ogni speranza come foglie. Finchè un giorno non ce ne sono più. Nessuna speranza. Non rimane nulla... lei si dipinge il viso per nascondere il viso. I suoi occhi sono acqua profonda. Non è per una geisha desiderare. Non è per una geisha provare sentimenti. La geisha è un'artista del mondo che fluttua.. Danza, Canta.. Vi intrattiene. Tutto quello che volete. Il resto è ombra. Il resto è segreto. Non si può dire al sole "più sole". O alla pioggia "meno pioggia". Per un uomo, la geisha è una moglie a metà. Siamo le mogli del crepuscolo. Eppure apprendere la gentilezza, dopo tanta poca gentilezza.. Capire che una bambina con più coraggio di quanto creda, trovi le sue preghiere esaudite, non puo chiamarsi felicità? Dopo tutto, queste non sono le memorie di un'imperatrice, nè di una regina. Sono memorie di un altro tipo..."

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Supermamma
view post Posted on 19/4/2008, 13:59




Nel Giappone ipertecnologico, sospeso tra innovazione e tradizione, torna di moda l'antico mestiere della geisha. Dopo oltre 40 anni nella ex capitale imperiale, la citta' di Kyoto, si conta la cifra di 100 apprendiste 'maiko'. E' la prima volta dal '55 che un numero elevato di aspiranti geisha si riunisce allo stesso tempo a Kyoto, che tramite tv e nuove tecnologie e' stata in grado di invertire una tendenza negativa (nel '75 le maiko erano solo 28).

ANSA
 
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view post Posted on 24/4/2008, 11:19
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La felicità è come una farfalla:dura il tempo di un battito d'ali

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Giappone: la prima geisha occidentale
Sayuky è nata a Melbourne e dopo anni di tirocinio a Tokyo è diventata la prima intrattenitrice straniera

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TOKYO (GIAPPONE) - Il suo nome d’arte è Sayuki, ovvero «felicità priva di ombre», e la sua specialità è lo yokobue, il tradizionale flauto giapponese, che usa per intrattenere i suoi ospiti. Niente di strano, se non fosse che l’artista in questione è nata a Melbourne, ed è la prima donna occidentale ammessa a far parte del centenario mondo delle geisha giapponesi.

LUNGO TIROCINIO - «È stato un lungo periodo di preparazione» ha dichiarato al quotidiano britannico Daily Telegraph “durato più di quanto pensassi. Anche se vivo in Giappone ormai da molto tempo e sono immersa in questa cultura, è stato molto difficile». Arrivata a 15 anni nel Paese del Sol Levante per una vacanza-studio, Sayuki si è innamorata delle sue tradizioni e ha deciso di rimanere a vivere, frequentando il liceo e l’università, prima di prendere una specializzazione in antropologia sociale a Oxford. Il tirocinio, avvenuto in una casa di geisha di Asakusa, il distretto di Tokyo dove negli anni ’30 queste artiste vissero il periodo di massimo splendore, ha richiesto il paziente e costante esercizio di tutte le arti che sono richieste a un’intrattenitrice del suo rango, comprese l’arte della danza, la cerimonia del tè e la conversazione. «Non ho avuto nessun aiuto extra, considerato che sono una straniera, ma anzi ho subito numerosi rimproveri dato che non parlo un giapponese perfetto. Fino al giorno del mio debutto, quando tutte hanno cambiato atteggiamento nei miei riguardi e sono diventata una di loro».

AL PASSO CON I TEMPI - Ora che può considerarsi una geisha a tutti gli effetti, Sayuki, che secondo tradizione non rivela la sua età, è impegnata ad organizzare banchetti, cene, che comprendono sempre anche uno spettacolo musicale o di ballo. Il costo per due ore di svago può toccare i 30mila yen (200 euro circa), cifra regolarmente reinvestita in costosissimi kimono, make-up e parrucche. E anche se il rispetto della tradizione è tutto per una geisha, Sayuki è al passo coi tempi, con un sito internet che permette anche di contattarla.


Franco Gondrano

 
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