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La Giostra del Saracino- Arezzo (Giugno e Settembre), "Riti - Sagre - Tradizioni - Credenze"

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silvanapat
view post Posted on 28/8/2008, 17:42




La Giostra del Saracino - Arezzo




La Giostra del Saracino è una rievocazione storica che si tiene nella città di Arezzo.

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Nobili cavalieri di casata schierati sulla Lizza durante il corteo storico. I costumi degli oltre 300 figuranti che prendono parte al corteggio rievocano il passato medievale della città di Arezzo

La Giostra del Saracino si corre nella Piazza Grande di Arezzo il penultimo sabato del mese di giugno (Giostra di San Donato) in notturna e la prima domenica del mese di settembre (Giostra di settembre) nel pomeriggio.

Gli attori principali della rievocazione sono i Quartieri ed i loro quartieristi.


Vi partecipano i quattro quartieri in cui è suddivisa la città, ovvero:
il Quartiere di Porta Crucifera (conosciuto anche come Colcitrone),
il Quartiere di Porta del Foro (conosciuto anche come San Lorentino),
il Quartiere di Porta Sant'Andrea e
il Quartiere di Porta Santo Spirito (conosciuto anche come Quartiere della Colombina).

Storia

La Giostra è una rievocazione storica in costume di stampo medievale che si svolge ad Arezzo da secoli, presumibilmente dal XIII secolo.

Si tratta di un antico gioco cavalleresco che affonda le sue origini nel Medioevo e che consiste nel colpire un bersaglio, posto sullo scudo del Buratto (un automa girevole che impersona il "Re delle Indie"), con un colpo di lancia al termine di una veloce carriera a cavallo.

Il tutto senza farsi colpire dal mazzafrusto, imbracciato dal Buratto stesso, il quale viene azionato da un meccanismo a molla.

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I due Famigli pronti ad arrestare l'impetuosa azione del Saracino (Buratto) appena colpito dalla lancia di un cavaliere

In principio probabilmente questo cavalcare contro un fantoccio era un esercizio militare, che lentamente assunse i connotati di manifestazione nella quale si sfidavano i cavalieri durante particolari celebrazioni o semplicemente per dimostrare la propria abilità.

Di torneamenti e giostre visti in terra di Arezzo parla espressamente Dante Alighieri, all'inizio del XXII canto dell'Inferno, in alcune celebri terzine:

«Io vidi già cavalier muover campo,

e cominciar stormo a far lor mostra,
e tal volta partir per loro scampo;

corridor vidi per la terra vostra,

o Aretini, e vidi gir gualdane,
fedir torneamenti e correr giostra;

quando con trombe, e quando con campane,

con tamburi e con cenni di castella,
e con cose nostrali e con istrane; »


(Dante Alighieri, La Divina Commedia - Inferno, Canto XXII, 1-9)



La Giostra oggi


La prima edizione dei nostri giorni si svolse il 7 agosto 1931, data in cui ricorre la festa del Patrono d'Arezzo, San Donato.

Secondo la tradizione, la rievocazione storica fu riportata in vita a seguito di un ritrovamento fatto da Alfredo Bennati nel 1930 nella biblioteca civica.

Si narra che il Bennati fosse alla ricerca della ricetta di un dolce e che incappò casualmente in documenti medievali che descrivevano lo svolgersi di una giostra fra i cavalieri delle nobili casate d'Arezzo e del "Contado".

La giostra avrebbe avuto quale scopo quello d'allenare i cavalieri aretini nel combattere i predoni che dalle coste si avventuravano fino nell'entroterra.

Per questo si raffigurava il Buratto come "Re delle Indie" e con foggie medio-orientali.

Il 7 agosto 1931 il podestà Pier Lodovico Occhini ripristinò in chiave moderna la Giostra del Saracino.

Se le edizioni del passato erano state più che altro un modo per marcare le differenze di classe, con quelle dell’era moderna entrò in gioco il carattere agonistico.

Si pensò così di suddividere il territorio cittadino in più parti e a ognuno di questi settori vennero assegnati dei giostratori che li avrebbero rappresentati.

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sbandieratori



La Giostra odierna è preceduta dall’esibizione degli Sbandieratori e accompagnata dal rullo dei tamburi e dal suono delle chiarine del Gruppo Musici, indi seguita dall’entrata in Piazza di tutto il corteggio storico della Giostra.

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I fanti del comune di Arezzo




Oltre trecento figuranti (311 per la precisione) negli splendidi costumi d’epoca fanno il loro ingresso (secondo l'ordine stabilito nel 1961 sulla base di un "canovaccio" di regia di Fulvio Tului) in Piazza Grande, accompagnati dal calore e dagli applausi dei quartieristi stipati nelle tribune e ai lati della Piazza.

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L'ingresso del Corteo Storico in Piazza Grande



Lo svolgimento delle carriere della Giostra del Saracino è disciplinata dal relativo "Regolamento tecnico".

Ogni Quartiere dispone di due giostratori (o "cavalieri") e ha diritto a due carriere, che vengono corse secondo l'ordine estratto la domenica precedente presso il Palazzo Civico.

In ogni carriera il giostratore impugna una lunga lancia di legno di noce: al segnale dato dal Maestro di Campo cavalca lungo la lizza (la striscia di terra battuta che percorre in obliquo Piazza Grande) e si lancia contro il Buratto, un fantoccio dotato di uno scudo nella mano sinistra e un mazzafrusto (lo strumento medievale composto da una frusta con tre corde, alle cui estremità stanno delle palle di piombo; nel caso della Giostra del Saracino, per motivi di sicurezza, le palle sono di cuoio e pesano 250 grammi l'una) nella destra.

Prima di ogni carriera i Famigli (cioè i responsabili) del Buratto caricano la molla di quest'ultimo (che permette al Buratto di ruotare su sé stesso una volta colpito dalla lancia dei giostratori) e sullo scudo appongono un cartellone.

Il cartellone

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Schema del cartellone apposto allo scudo del Buratto


Il cartellone apposto allo scudo del Buratto è di forma rettangolare e diviso in settori, a ciascuno dei quali corrisponde un punteggio.

Per la precisione, il centro (segnato con un cerchio rosso) vale 5 punti e da esso si dipartono a mo' di croce 4 settori: quello in alto e quello a destra valgono 4 punti, quello in basso e quello a sinistra valgono 2.

Ai lati della "croce" si trovano altri 4 settori: quello in alto a destra vale 3 punti, quello in basso a sinistra 1 punto, gli altri valgono 2. Infine il contorno (in alto, a destra e in basso) vale 1.

I punteggi più ambiti sono il 5, che però è molto difficile e riesce a pochi giostratori, e il 4.

Lo scopo è naturalmente quello di colpire con la lancia lo scudo cercando di realizzare il punteggio più alto.

L'individuazione del punto d'impatto con il cartellone dello scudo è facilitata dalla presenza nella punta della lancia di un carboncino, alla cui estremità si trova pure un ago. Quindi la parte del cartellone colpita viene chiaramente marcata, così da facilitare il lavoro della Giuria.
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Il colpo deve però essere rapido, poiché nel Buratto è presente una molla che scatta al momento dell'impatto tra la lancia e lo scudo, facendolo ruotare su sé stesso: se pertanto il cavaliere è lento, rischia di venir colpito dal mazzafrusto. Le palle del mazzafrusto sono ricoperte di inchiostro blu: in tal modo l'eventuale impatto tra esse e la schiena del giostratore sarà facilmente ravvisabile e comporterà la decurtazione di 2 punti (ai sensi dell'art. 37 del Regolamento tecnico).

Il giostratore deve sostenere l'urto con il buratto e finire la carriera con la lancia ben salda in mano: nel caso in cui questa cada in terra, il cavaliere perde tutti i punti marcati (art. 42).

Il punteggio più alto possibile è pertanto il 14, che si ha nel caso in cui il giostratore centra il 5, spezza la lancia e provoca il distacco delle 3 palle del mazzafrusto. Di fatto il più alto punteggio mai realizzato è del giostratore di Porta Santo Spirito Carlo Farsetti che il 20 giugno 1999 ottenne un 10, centrando il 5 e spezzando la lancia.

Una volta che il giostratore ha concluso la carriera restituisce la lancia alla Giuria, cui nel frattempo è stato consegnato il cartellone posto sullo scudo del Buratto.

I giudici analizzano il cartellone e la lancia stessa, per verificarne l'integrità. Una volta emanato il verdetto, lo consegnano al Cancelliere, che a sua volta lo porta dall'Araldo per la lettura alla Piazza.

Vince la Giostra del Saracino il Quartiere che realizza il punteggio più alto.
Al Rettore del Quartiere vincitore viene consegnata la Lancia d’oro, che poi viene portata in trionfo per le vie della città fino al Duomo (dove i quartieristi cantano un Te Deum di ringraziamento alla Madonna del Conforto di Arezzo) e poi alla sede del Quartiere.

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Paggetto del Comune di Arezzo con la lancia d'oro, il trofeo della Giostra del Saracino






CURIOSITA'

* La Giostra del Saracino è stata al centro di una storia a fumetti della Disney: si tratta di Zio Paperone e la Giostra del Saracino, pubblicata sul numero 1606 di Topolino.

* Il giovedì antecedente alla Giostra di Giugno e il venerdì antecedente alla Giostra di settembre si svolge la Provaccia ossia una prova generale di tutta la rappresentazione, gara compresa, con i figuranti privi dei costumi di scena.

Si dice che vincere la Provaccia assicuri la perdita della futura Giostra al quartiere vincitore, il quale però riceve in dono dal Comune un banchetto.

* La sera della vigilia della Giostra ogni quartiere svolge nei propri locali la Cena Propiziatoria.

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Il Maestro di Campo, massima autorità sulla Lizza, seguito dal suo vice


fonte:
wikipedia


Edited by silvanapat - 28/8/2008, 23:05
 
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view post Posted on 28/8/2008, 18:22
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