Da Baveno, nella provincia del Verbano Cusio Ossola, a Montecassino. Da Maiori, sulla Costa amalfitana, ad Ustica. E’ questo lo straordinario viaggio che l’Italia fa compiere attraverso la nuova serie di francobolli in uscita il 19 luglio 2012 per promuovere una volta di più il Bel Paese. Scorci meravigliosi di un’Italia che spesso è ancora tutta da scoprire, o in ogni caso da riscoprire altre mille volte. Laghi, montagne, mare, storia, cultura sono gli inimitabili requisiti che ogni lembo di terra dello Stivale possiede. E la filatelia contribuisce a metterli in vetrina.
(TurismoItaliaNews) La serie turistica nella storia dei francobolli italiani repubblicani parte da lontano. La prima serie è del 1953, con Siena, Rapallo, Gardone, Taormina, Capri e Cortina in primo piano. Poi dal 1974 (con Gradara e Portofino) l’emissione viene istituzionalizzata e anno dopo anno località del nord, del centro e del sud trovano la loro ribalta dentellata.
Per il 2012 i luoghi sono dunque quattro: Baveno, Montecassino (Frosinone), Maiori (Salerno), Ustica (Palermo) a cui si accompagna, come avviene ormai da alcuni anni, un manifesto storico dell’Enit. In questo caso si è deciso di riprodurre un esemplare del 1955. La serie filatelica è quindi composta da cinque francobolli, tutti con valore di 0,60 euro e con tiratura di due milioni e ottocentomila esemplari per quelli dedicati alle località turistiche e di tre milioni e sessantamila esemplari per il francobollo dedicato al Manifesto Enit. L’impostazione grafica è la medesima degli ultimi anni e cioè una caratteristica veduta paesaggistica all’interno di una cornice lineare.
Baveno (provincia del Verbano Cusio Ossola) è una cittadina piemontese dove i colori delle montagne che cingono il paese si armonizzano con quelli delle acque del Lago Maggiore. E questa è proprio l’immagine che si è voluta proporre sul francobollo. Baveno sorge nel punto più panoramico del Lago, fra le colline digradanti verso la riva e la distesa azzurra delle acque, davanti alle isole Borromee. Per la sua grazia e per la posizione privilegiata, rappresenta un angolo di soave tranquillità riposante. Ricco di ville, di belle strade, di giardini che diffondono la fragranza di deliziosi profumi, Baveno offre la comodità di alloggi moderni, di tutte le tipologie, allestiti con la più scrupolosa cura per il benessere e il piacere della clientela. Nel mese di luglio, dal 1998, Baveno è sede del Festival Umberto Giordano.
www.comune.baveno.vb.it Montecassino non avrebbe neanche bisogno di presentazione. La sua storia evoca il nome del fondatore San Benedetto da Norcia, che lo istituì nel 529, ma evoca pure tragici fatti recenti come la sua distruzione durante la seconda guerra mondiale, il 15 febbraio 1944, quando nella fase finale della seconda guerra mondiale venne a trovarsi sulla linea di scontro degli eserciti. Il francobollo turistico ne propone una veduta dall’alto del complesso architettonico dell’Abbazia costruita (e poi ricostruita) sulla base di una preesistente fortificazione romana del municipio di Casinum. Con il drammatico bombardamento il luogo di preghiera e di studio, divenuto in circostanze così eccezionali anche asilo pacifico di centinaia di inermi civili, fu, nello spazio di tre ore, ridotto a un cumulo di macerie, sotto le quali trovarono la morte molti dei rifugiati. Quanto oggi si vede è stato riedificato sull'antico modulo architettonico, secondo il programma del benemerito abate Rea: "dove era, come era".
www.montecassino.itMaiori (in provincia di Salerno) è una delle gemme della Costiera amalfitana. Il francobollo turistico propone in primo piano uno scorcio della cittadina con il complesso architettonico della Collegiata di Santa Maria a Mare e, sullo sfondo, una veduta della costa. La Collegiata è un autentico patrimonio artistico e la sua cupola è rivestita da embrici maiolicati caratteristici dell’architettura sacra di queste zone. Nella monumentale sagrestia a croce greca, risalente al XVIII secolo, si apre una ampia loggia da cui è possibile ammirare l’intero golfo. Pregevole il soffitto dorato a cassettoni che copre la volta della navata centrale, eseguito nel 1529 dal pittore napoletano Alessandro de Fulco su commissione di alcune nobili famiglie maioresi. Nella chiesa sono conservati preziosi reperti sacri e dipinti risalenti fino al XV secolo; vi si trova anche una grande campana fusa nel 1334 superstite, insieme ad un’altra ancora in funzione, di ben undici grandi campane prima esistenti. Nella stessa cripta è stato allestito una parte del percorso museografico che è possibile ammirare anche lungo le navate laterali e nella sagrestia.
www.comune.maiori.sa.it E poi c’è Ustica, una delle perle del Mediterraneo. Sul francobollo viene presentato uno scorcio con il suo caratteristico borgo e il porticciolo. Le origini dell’isola (in provincia di Palermo) sono antichissime: costituisce infatti la parte emersa di un grande vulcano alto quasi 3.000 metri. E il suo nome significa infatti “Vulcano Spento” (dalla parola Ustum, bruciata). I greci la chiamavano Osteodes, isola delle ossa per i resti umani di soldati ammutinati deportati dai cartaginesi che sull’isola di Ustica trovarono la morte per fame e sete. Vista dall'alto, la sua forma ricorda il carapace di una tartaruga. Attualmente la cittadina di Ustica è allocata sul pendio della Cala Santa Maria. Piccoli e caratteristici vicoli portano alla piazza principale, Piazza Umbero I, dominata dalla chiesa di San Ferdinando Re. Alla destra della chiesa c’è la via del Calvario che dopo 450 metri circa si biforca. Seguendo la strada a destra, si raggiunge la fortezza dalla quale nei giorni tersi è anche possibile ammirare la costa siciliana. Scendendo verso sinistra si può raggiungere il faro che si erge sulla punta detta dell’Omo Morto.
www.comune.ustica.pa.itE siccome i francobolli sono delle minuscole opere d’arte, è giusto anche dire chi sono i bozzettisti: per i francobolli dedicati a Baveno e Montecassino, Anna Maria Maresca; per il francobollo dedicato a Maiori, Antonio Ciaburro; per il francobollo dedicato a Ustica, Tiziana Trinca.
Come tradizione, i francobolli sono accompagnati dal bollettino illustrativo con testi esplicativi affidati a firma di Massimo Zoppi, sindaco di Baveno, dom Pietro Vittorelli abate di Montecassino e Giuseppe Golini Petrarcone, sindaco di Cassino; Antonio Della Pietra, sindaco di Maiori, Aldo Messina, sindaco di Ustica e Franco Foresta Martin, presidente del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica; Pier Luigi Celli, presidente dell’Enit – Agenzia Nazionale del Turismo.
Gli Uffici Postali di Baveno, Maiori, Ustica, lo Sportello Filatelico dell’Ufficio Postale di Cassino e lo Spazio Filatelia in piazza San Silvestro, 20 a Roma utilizzano, il giorno di emissione, il rispettivo annullo speciale realizzato a cura della Filatelia di Poste Italiane. I francobolli e i prodotti filatelici saranno posti in vendita negli Uffici Postali, negli sportelli Filatelici del territorio nazionale, negli “Spazio Filatelia” di Roma, Milano, Venezia, Napoli, Trieste, Torino, Genova e sul sito internet
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