Paperando

Francobolli 2013 a cura di Atriolo

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 12/3/2013, 20:43
Avatar

http://atriolo.forumfree.net

Group:
paperi di paperando
Posts:
101,953

Status:


$T2eC16F,!)cE9s4PsNiSBRNFhMT9GQ~~60_12
 
Web  Top
pieraim
view post Posted on 13/3/2013, 10:52




Che belli questi !!! :woot: Chissà come saranno ricercati dagli amanti di francobolli :rolleyes:
 
Top
view post Posted on 13/3/2013, 15:05
Avatar

http://atriolo.forumfree.net

Group:
paperi di paperando
Posts:
101,953

Status:


di solito si .... questi poi è probabile che varranno di piu in condizione di viaggiato ed anche in base alla data ... il primo e l' ultimo giorno di solito.. perchè hanno validita limitata....
 
Web  Top
view post Posted on 15/3/2013, 16:22
Avatar

http://atriolo.forumfree.net

Group:
paperi di paperando
Posts:
101,953

Status:


raffigura il poeta Gabriele d’Annunzio intento nella lettura di un libro. Completano il francobollo la leggenda “GABRIELE D’ANNUNZIO 1863 1938”, la scritta “ITALIA” e il valore “€ 0,70
27289@fr130009s
 
Web  Top
view post Posted on 17/3/2013, 08:18
Avatar

http://atriolo.forumfree.net

Group:
paperi di paperando
Posts:
101,953

Status:


27313@fr130010s

Vignetta

raffigura, in grafica stilizzata, un particolare della gradinata dell’Arena di Verona e, in basso a sinistra, è riprodotto il logo del centenario della fondazione. Completano il francobollo la leggenda “FESTIVAL LIRICO DELL’ARENA DI VERONA”, la scritta “ITALIA” e il valore “€ 1,90”.



Caratteristiche del foglietto

il francobollo è impresso in un riquadro perforato posto al centro del foglietto. Fuori dal riquadro è ripetuta, in modo speculare, l’immagine presente sul francobollo. Sul lato superiore è riprodotto l’emblema della Repubblica Italiana con la scritta “MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO”, in basso è riportata la leggenda “100° FONDAZIONE” e la riproduzione del logo di Poste Italiane
 
Web  Top
view post Posted on 17/3/2013, 21:07
Avatar

http://atriolo.forumfree.net

Group:
paperi di paperando
Posts:
101,953

Status:


Francobolli e monete della Sede Vacante
Città del Vaticano, 1 marzo 2013 (VIS). Per la Sede Vacante l'Ufficio Filatelico e Numismatico dello Stato della Città del Vaticano ha emesso 4 francobolli con l'immagine di un angelo che reca il Padiglione della Camera Apostolica, opera dell'artista italiana Daniela Longo. Il valore dei francobolli è di Euro 0.70 per l'Italia con sfondo verdino; Euro 0.85 per l'Europa con sfondo azzurrino; Euro 2 per le Americhe con sfondo grigio ed Euro 2.50 per l'Oceania con sfondo giallo. L'uso postale dei francobolli è possibile solo durante la Sede Vacante; cessa con l'elezione del nuovo Pontefice. L'uso filatelico è consentito anche dopo, l'ufficio continuerà a vendere per i collezionisti. La tiratura iniziale è di 230mila serie complete. Il Folder con i 4 francobolli costa 15 euro. C'è anche un folder più piccolo fatto per la rinuncia al Pontificato di Benedetto XVI, con 2 francobolli, e costa 10 euro.



Relativamente alle monete sarà emessa una moneta da 2 euro, commemorativa della Sede vacante 2013. Èl'unica circolante che si può emettere, per la convenzione europea per cui lo Stato della Città del Vaticano può emettere una sola moneta per anno, più una per l'eventuale Sede Vacante. Pertanto nel 2013 le monetazioni saranno due: una per la sede vacante e una (in aprile) per la monetazione ordinaria del millesimo 2013 con effige di Benedetto XVI.



Sulla moneta della Sede Vacante, in 125.000 esemplari, c'è lo stemma del Cardinale Camerlengo, più il Padiglione della Camera Apostolica.



In 10.000 esemplari si conierà una moneta in argento di Euro 5 per la Sede Vacante, da un lato c'è la colomba dello Spirito Santo con scritta "Veni Sancte Spiritus", dall'altro lo stemma del Camerlengo con padiglione Camera Apostolica e scritta "Sede vacante 2013". Sarà anche coniata un moneta in oro per la Sede Vacante, da 10 Euro, in 5.000 esemplari. Èuna monetina piccola di 13.85 mm e di 3 grammi di peso, da un lato: colomba dello Spirito Santo con scritta "Veni Sancte Spiritus", dall'altro stemma del Camerlengo con padiglione Camera Apostolica e scritta "Sede vacante 2013".



Le monete da 5 e 10 euro sono monete da collezione, hanno in teoria potere spendibile solo all'interno del Vaticano. Fuori dal Vaticano non si possono comunque spendere.
 
Web  Top
view post Posted on 22/3/2013, 19:47
Avatar

http://atriolo.forumfree.net

Group:
paperi di paperando
Posts:
101,953

Status:




jpg

aeronauticae

Uploaded with ImageShack.us
 
Web  Top
view post Posted on 27/3/2013, 07:37
Avatar

http://atriolo.forumfree.net

Group:
paperi di paperando
Posts:
101,953

Status:


Decisi gli omaggi per Rita Levi-Montalcini e papa Francesco

A sottoscrivere la richiesta, il ministro uscente allo Sviluppo economico, Corrado Passera. Ancora ignoti i dettagli





Il tributo del 2005 a Benedetto XVI

Per citare postalmente la neurologa Rita Levi-Montalcini, non bisognerà più ricorrere per forza di cose alla Sierra Leone ed al suo francobollo emesso il 29 dicembre 1995. Entro l’anno, anche l’Italia ricorderà il premio Nobel, seconda donna italiana insignita del prestigioso riconoscimento dopo la scrittrice Grazia Deledda.

È una delle ultime decisioni adottate dal ministro allo Sviluppo economico Corrado Passera, presente nel suo ufficio al dicastero soltanto per gli affari correnti.

Ma non è l’unica novità. Un secondo tributo verrà dedicato a papa Francesco. Replicando, dunque, quanto accaduto il 26 novembre 2005, quando un 65 centesimi celebrò Benedetto XVI nelle prime settimane di attività quale pontefice (venne eletto il 19 aprile precedente). La citazione per Jorge Mario Bergoglio si aggiunge, dunque, a quelle già previste, in arrivo da Argentina e Vaticano. Aspettando ulteriori, possibili integrazioni alla lista.

Ancora sconosciuti i dettagli.
 
Web  Top
view post Posted on 27/3/2013, 19:43
Avatar

http://atriolo.forumfree.net

Group:
paperi di paperando
Posts:
101,953

Status:


jpg
 
Web  Top
view post Posted on 4/4/2013, 14:41
Avatar

http://atriolo.forumfree.net

Group:
paperi di paperando
Posts:
101,953

Status:


san marino ....
13 aprile Image-c2600150-7f97-4bc7-8551-b46c61b28130
 
Web  Top
incantatore
view post Posted on 4/4/2013, 23:25




Grazie per il tuo continuo aggiornamento, Atriolo.
 
Top
view post Posted on 5/4/2013, 06:45
Avatar

http://atriolo.forumfree.net

Group:
paperi di paperando
Posts:
101,953

Status:


figuratevi per me è un piacere ... mi limito alle sole immagini :)
 
Web  Top
view post Posted on 5/4/2013, 21:26
Avatar

http://atriolo.forumfree.net

Group:
paperi di paperando
Posts:
101,953

Status:


dal sito dell' ufficio filatelico numismatico del vaticano un po' di storia

Storia della Filatelia - Poste



Quando si parla di francobollo non bisogna dimenticare che dietro questo multicolore pezzettino di carta vi è una lunga e avventurosa storia, quella della Posta.

Il dotto Cujacio fa derivare la parola "Posta" da "Apostolis", cioè dall’abitudine di inoltrare "lettere apostoliche" da parte della Curia Romana e del Papato. Questo termine appare per la prima volta nei Capitolari di Carlo Magno, e poi nel terzo libro delle leggi dei Longobardi. Sta di fatto che la Chiesa ha sempre usufruito di messaggeri, detti "cursores" per comunicare con ogni parte del mondo, fin dai tempi più remoti. Le più importanti Abbazie ed i conventi avevano un servizio postale proprio con messaggeri a cavallo, o si servivano di propri frati a piedi o a cavallo. Dei frati questuanti si servivano anche i privati per l’inoltro delle loro missive. Anche se non bisogna dimenticare che in quel periodo pochissime persone sapevano leggere e scrivere e inoltre molto raramente si facevano viaggi e quindi non vi era una reale necessità di scrivere. Soltanto con il fiorire dei commerci e delle arti e la conseguente nascita di una classe sociale ricca e potente, la borghesia, aumentò il bisogno di comunicazione a distanza. Nacquero allora le cosiddette Poste universitarie e Poste dei mercanti.

Alcuni ambasciatori chiesero al Papa ed ottennero di poter ricevere la corrispondenza diplomatica mediante propri corrieri. Si diede così il via all’istituzione in Roma di uffici di "Poste Nazionali". La prima fu istituita dalla Spagna, su autorizzazione di Papa Alessandro VI nel 1499, subito seguita da quella di Napoli e di Milano. La Posta a Roma e a Firenze fu istituita nel 1536 da Paolo III.

In Gran Bretagna un educatore di nome Rowland Hill, per ovviare il problema delle tariffe postali, molto costose, propose di pagare, con un’affrancatura anticipata, una tariffa uniforme, calcolata in base al peso della missiva, valida per tutte le destinazioni. Per favorire il prepagamento Hill propose di utilizzare "un pezzo di carta grande abbastanza da contenere un bollo e coperto al retro da una cera vischiosa, che con un po' di umidità il mittente poteva attaccare al retro della lettera". Il "bollo", cioè l’impronta postale indicante la tassa pagata, era così utilizzato non solo per affrancare, ma anche come sigillo al posto della ceralacca molto usata a quei tempi. Quest’idea ancora un po’ vaga del francobollo, venne nei mesi seguenti perfezionata e il 1 maggio 1840 si attuò la riforma postale che prevedeva due diverse soluzioni: una erano i cosiddetti interi postali, cioè buste e fogli da lettera già affrancati e pronti per l’uso; l’altra era rappresentata da una "etichetta" gommata, che poteva essere incollata facilmente su qualsiasi lettera, giornale o pacchetto da inoltrare per posta. Il successo della riforma inglese varcò subito i confini del Regno Unito: la tariffa uniforme in base al peso e il francobollo furono adottati già nel 1843 dai cantoni svizzeri di Zurigo e di Ginevra e dal Brasile, nel 1845 da Basilea e poi via via e sempre più velocemente da tutti gli altri Paesi.

In Italia quasi tutti gli staterelli che allora si dividevano la penisola introdussero francobolli e tariffe uniformi tra il 1850 e il 1852.

Lo Stato Pontificio li introdusse il 1 gennaio 1852. Nello Stato Pontificio il servizio postale era considerato della massima importanza ed era efficientissimo: dipendeva dal cardinale camerario di Santa Romana Chiesa che promulgava le leggi relative ai servizi mediante appositi editti e fissava le relative tariffe. Pio IX, in un periodo in cui si discuteva molto intorno al potere temporale del papa, non volle mai che la sua effigie comparisse sui francobolli, ma che vi figurasse solo il simbolo del potere del papato, cioè le chiavi decussate sormontate dal triregno. Per questo le serie pontificie sono forse un po’ monotone nel loro disegno, pur variato nella composizione della cornice. La stampa della prima emissione fu effettuata nella Tipografia della Reverenda Camera Apostolica, mediante stereotipi uniti in quattro blocchi da 25. La prima serie fu poi sostituita da un'altra con valori in centesimi, nel 1867, dopo la riforma monetaria. L’anno dopo fu emessa la terza serie, analoga alla precedente, ma dentellata, stampata su carta lucida e colorata al recto, e bianca al verso.

Un grosso problema restava però insoluto: il traffico postale con l’estero. La soluzione venne trovata nel 1874 con la creazione dell’Unione Generale delle Poste: in pratica una convenzione unica firmata da 21 paesi (quasi tutta l’Europa, l’Egitto, Turchia e Stati Uniti) i quali formavano "un solo territorio" per quanto riguardava il traffico postale, consentendo così di fissare regole e tariffe uniformi per tutti i paesi aderenti, qualunque fosse il percorso o il mezzo utilizzato. Anche in questo caso il successo fu immediato; il numero dei Paesi che chiesero di aderire al trattato fu tale che già nel 1878 si decise di adottare una nuova e più calzante denominazione: Unione Postale Universale. Nel 1870 esplose anche la rivoluzione della cartolina postale, il nuovo mezzo di comunicazione che, in cambio di una tariffa ridotta, chiedeva di rinunciare all’antica sicurezza del segreto epistolare. Nel 900 furono introdotte anche le cartoline illustrate che ebbero un notevole successo grazie anche al diffondersi della stampa a più colori.

In base all’art.2 dei Patti lateranensi del 2 giugno 1929, l’Italia riconobbe alla Santa Sede "la sovranità nel campo internazionale, come attributo inerente alla sua natura, in conformità alla sua tradizione, ed alle esigenze della sua missione nel mondo". Di conseguenza furono riconosciuti i diritti del nuovo Stato sotto ogni profilo, ivi compreso quello di poter avere servizi postali propri. Lo Stato della Città del Vaticano fu ammesso all’U.P.U. a partire dal 1 giugno 1929, mentre il Governo italiano si impegnò a procurare personale e materiale per l’istituzione dei servizi.

Il 29 luglio 1929 fu conclusa tra lo Stato della Città del Vaticano e lo Stato Italiano una convenzione per l’esecuzione dei servizi postali, in base agli accordi di Stoccolma del 28 agosto 1924, ed alla Legge Fondamentale dello Stato del Vaticano e quella sulle Fonti del Diritto, rispettivamente n.1 e n.2 del 7 giugno 1929, di emanazione pontificia. L’attivazione del servizio postale vaticano fu stabilita dall’ordinanza VIII del 30 luglio 1929 ed ebbe inizio a partire dal successivo 1 agosto.

Tutte le emissioni vaticane sono sancite da "Ordinanze", pubblicate sulle Acta Apostolicae Sedis, una sorta di "gazzetta ufficiale" della Santa Sede. Sia le ordinanze che le Acta, opportunamente affrancati e bollati 1° giorno, costituiscono anche oggetto di collezionismo e sono di particolare interesse filatelico. In un secondo tempo nello stesso modo furono autorizzate anche le emissioni di interi postali, sia cartoline postali che aerogrammi.

L’avventura della lettera continua anche oggi nell’era dei computers e dell’elettronica. Gli scritti restano, anche per raccontarci la meravigliosa storia delle comunicazioni umane nell’arco di quasi un millennio: una storia fatta di lettere e cartoline, di francobolli e di bolli postali, di segni grafici e di etichette, una storia che ognuno di noi può rielaborare, ricostruire, reinventare o usare a suo piacere entrando nell’immenso, appassionato, multiforme mondo del collezionismo filatelico. Un mondo senza confini di spazio, di tempo, di idee.
 
Web  Top
view post Posted on 16/4/2013, 18:35
Avatar

http://atriolo.forumfree.net

Group:
paperi di paperando
Posts:
101,953

Status:


Come con Benedetto XVI, si tratta di scatti fotografici trasformati in francobolli. Confermata l’uscita al 2 maggio


Questa mattina l’anticipazione, ora le immagini. Almeno per l’emissione vaticana della congiunta a tre con l’Argentina (che, al contrario delle prime ipotesi, farà propria la stessa serie) e, parzialmente, l’Italia (nel senso che impiegherà solo il valore più economico). Si tratta di quattro immagini fotografiche -come accadde il 2 giugno 2005 per l’inizio del Pontificato di Benedetto XVI- declinate nei quattro porti base dell’attuale tariffario: 70 centesimi (spedizioni per l’Italia), 85 (Europa e Mediterraneo), 2,00 euro (Africa, America ed Asia), 2,50 (Oceania). La tiratura ammonta a duecentocinquantamila esemplari, mentre i fogli sono da dieci.

Accanto alla serie, una “stamp&coin card” (3,90 euro) ed il folder (15,00), contente due buste con annullo speciale del primo giorno ed una cartolina, riproducente la prima pagina dell’edizione straordinaria dell’“Osservatore romano” datata 13 marzo 2013. Ossia del giorno in cui, alle ore 19.06 si registrò la fumata bianca. E poco dopo, dalla loggia delle Benedizioni, si affacciò il 266° successore di Pietro, Jorge Mario Bergoglio, presentandosi con queste parole “Fratelli e sorelle, buonasera! Voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo, ma siamo qui. Vi ringrazio dell’accoglienza. La comunità diocesana di Roma ha il suo vescovo: grazie!”.

Nato a Buenos Aires il 17 dicembre del 1936, il futuro papa Francesco entra in seminario l’11 marzo del 1958, scegliendo di svolgere il noviziato tra i gesuiti. Il 13 dicembre 1969 viene ordinato sacerdote e riceve la consacrazione episcopale il 27 giugno del 1992. Creato cardinale da Giovanni Paolo II il 21 febbraio del 1998, ha soffermato l’attenzione sui poveri del suo Paese, “non solo -spiegano dall’Ufficio filatelico e numismatico- con continui richiami ad opere di carità ma rinunciando egli stesso ai privilegi del suo ruolo di primate della Chiesa argentina”. Il primo pontefice sudamericano “ha già conquistato con la sua storia personale e con poche semplici parole il cuore di tutti”.
14178.immagine2.1
 
Web  Top
view post Posted on 17/4/2013, 18:28
Avatar

http://atriolo.forumfree.net

Group:
paperi di paperando
Posts:
101,953

Status:


 
Web  Top
100 replies since 23/1/2013, 18:59   1236 views
  Share