| Poste Italiane comunica che oggi 3 febbraio 2021 viene emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “Il senso civico” dedicato alla proclamazione di Roma Capitale d’Italia, nel 150° anniversario, relativo al valore della tariffa B pari a 1,10€. Tiratura: trecentomila esemplari. Foglio da quarantacinque esemplari Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente. Bozzetto a cura di Marco Catani. La vignetta riproduce, su campo bianco, il logo del 150° anniversario della proclamazione di Roma Capitale d’Italia che armonizza lo stemma del Comune di Roma con la scritta “150 Roma Capitale”, composizione che si evidenzia su una fascia tricolore e sul profilo della penisola italiana. Completano il francobollo la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”. L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso lo Spazio Filatelia Roma. Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it. Per l’occasione è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata e una busta primo giorno di emissione, al prezzo di 15€. TESTO BOLLETTINO 150° DI ROMA CAPITALE D'lTALIA (1871-2021) II 3 febbraio 2021 ricorre il Centocinquantesimo Anniversario della proclamazione di Roma Capitale d'Italia. Tale proclamazione venne solennemente suggellata mediante la pubblicazione della legge n. 33 sulla Gazzetta Ufficiale n. 168 del 4 febbraio 1871. Prima di tale data, soltanto altre due città italiane ebbero l'onore di ricoprire tale ruolo. La prima di esse fu Torino, a seguito della proclamazione del Regno d'Italia, avvenuta il 17 marzo 1861 con la legge n. 4671, quella stessa legge che assegnò a Vittorio Emanuele II il titolo di Re d'Italia. Era consuetudine, infatti, che i Sovrani e il Parlamento del Regno risiedessero stabilmente nella città piemontese, nella splendida sede di Palazzo Carignano. Successivamente, il 3 febbraio 1865, toccò a Firenze l'onore di divenire Capitale d'ltalia per volontà dello stesso Governo Sabaudo che ne deliberò il trasferimento da Torino. Cinque anni dopo, il 20 settembre 1870, i Bersaglieri, al comando del Generale Raffaele Cadorna, aprirono un varco nelle Mura Aureliane: si trattava della storica "Breccia di Porta Pia". Come è noto, l'inclusione di Roma nello Stato italiano con il proposito di farla assurgere al ruolo di Capitale fu un obiettivo sempre presente nel pensiero degli italiani. È proprio per questa ragione che la già citata legge n. 33 del 1871 fu considerata il coronamento del sogno-profezia di Cavour il quale, solo pochi mesi prima della sua morte, aveva avvertito la necessità di rivolgersi al Parlamento per indurlo a dichiarare Roma Capitale d'ltalia, sia pure con un atto di mero indirizzo politico. Dal 1871, quindi, la Città di Roma divenne Capitale d'ltalia e, quale conseguenza del mutamento del suo status, subì sostanziali cambiamenti e trasformazioni di carattere sociale oltre che, ovviamente, di tipo urbanistico ed architettonico. Da quel momento la valorizzazione della Città Eterna - per la sua importanza storica e religiosa - divenne un obiettivo considerato strategico e prioritario. Dal punto di vista strettamente demografico, è opportuno notare che, al momento dei fatti di Porta Pia, Roma contava appena circa duecentocinquantamila abitanti, mentre oggi circa quattro milioni e mezzo di nostri concittadini la animano e godono ogni giorno della sua bellezza. Si tratta di una Città unica per la sua storia, antifascista e inclusiva, per i suoi immensi tesori artistici, culturali e religiosi che la pongono al servizio di tutti: piemontesi, siciliani, lombardi, toscani, campani, emiliani, veneti, pugliesi, sardi, in sostanza dei cittadini di ogni parte d'ltalia e del mondo, grazie alla sua straordinaria ed universale capacità di favorire l'inserimento di chiunque lo desideri. Proprio il Palazzo del Quirinale è il testimone mirabile del mutamento di Roma dal punto di vista architettonico e urbanistico: esso, fin da allora, fu destinato a divenire un simbolo universalmente riconosciuto, dapprima quale residenza ufficiale dei regnanti di Casa Savoia e - giungendo ai giorni nostri - quale sede della Presidenza della Repubblica. Ma non si deve dimenticare che la nostra Città vanta la presenza di numerosi altri "Palazzi istituzionali": le sedi del Senato della Repubblica, della Camera dei deputati, del Governo, della Corte Costituzionale e dei Ministeri; nonché le numerose Rappresentanze diplomatiche, sia quelle accreditate presso il Quirinale sia presso la Santa Sede, nonché la FAO; le sedi di tutte le confessioni religiose, con le quali il dialogo è sempre aperto; le rappresentanze civili e militari e tutte le innumerevoli realtà che hanno voluto essere presenti nella nostra Città. Il Palazzo Senatorio, dal 1144 sede dell'Amministrazione cittadina, continua a risplendere dal Colle Capitolino, forte dell'abbraccio dell'intera Città, dei suoi cittadini e, ancor più da vicino, della Basilica dell'Ara Coeli, della Sinagoga, del Vittoriano, del Foro Romano e dei Musei Capitolini. Proprio questi ultimi, nello storico salone degli Orazi e Curiazi, furono la sede dell'ultimo atto del processo costitutivo della Comunità, quindi dell’Unione Europea, quando, nella giornata di quel piovoso 25 marzo 1957, vennero sottoscritti i Trattati di Roma. C’è da dire ancora che Roma, Città eterna, è culla della cristianità e conferma in ogni occasione la sua predisposizione al dialogo e alla solidarietà. L’immagine del colonnato berniniano di Piazza San Pietro, tanto per fare un esempio, rappresenta, non solo simbolicamente, la vocazione di Roma: le braccia sono sempre aperte al mondo. È opportuno sottolineare che, dal punto di vista rigorosamente normativo, fu proprio la legge n. 33 del 1871 a rappresentare il vero riconoscimento del ruolo solenne di Capitale attribuito alla nostra Città. Successivamente, se la legge n. 142 del 1990 ebbe il compito di determinare le peculiarità delle Città Metropolitane, fu con la riforma del Titolo V della nostra Carta Costituzionale che, nel 2001, venne solennemente e definitivamente sancito il rango che competeva a Roma Capitale. Infatti, l'art. 114 della Costituzione, nella sua riformulazione, così recita: "La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni, secondo i principi fissati dalla Costituzione. Roma è la Capitale della Repubblica. La legge dello Stato disciplina il suo ordinamento". In buona sostanza ed in ossequio alla già ricordata legge n. 33 del 3 febbraio 1871, l'art. 114 della Carta Costituzionale ha voluto formalmente e meritatamente attribuire a Roma il ruolo di Capitale d'Italia. Dunque, l'emissione di un francobollo che celebra il Centocinquantesimo Anniversario di Roma Capitale rappresenta un prezioso e importante riconoscimento per la nostra Città, che, a pieno diritto, viene universalmente annoverata e riconosciuta tra le grandi capitali d'Europa e del mondo. Virginia Raggi - Sindaca di Roma Capitale
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