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Rita Levi Montalcini: 97 anni in un cervello giovane

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icon3  view post Posted on 2/5/2006, 13:01
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La felicità è come una farfalla:dura il tempo di un battito d'ali

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Rita Levi Montalcini: 97 anni in un cervello giovane

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Il 22 aprile è stato il compleanno del nostro premio Nobel per la medicina; oltre agli interessi per la ricerca scientifica, sono sempre vivi quelli che dedica al suo impegno sociale nel mondo


Sarà forse quella molecola strepitosa che la scienziata scoprì rivoluzionando le neuroscienze ad aver fatto un incantesimo, ma il cervello del Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini, che ha appena festeggiato il suo novantesettesimo compleanno, sembra mantenersi sempre giovane, dando alla grande scienziata grinta, determinazione e l'intuito di sempre.

Di anni ne sono passati infatti da quando, nel 1986, la Montalcini ha ricevuto la massima onorificenza mondiale per aver scoperto il Fattore di crescita nervoso del cervello (NGF), dispiegando un nuovo mondo di fronte ai neuroscienziati che prima di allora erano convinti della staticità e programmazione immutabile di questo organo scritta nel Dna.
E invece niente affatto, la scienziata che viene accolta ai convegni da giovani studenti come fosse una rock star, con grida e applausi fragorosi, ha dimostrato quale organo meraviglioso, così caleidoscopico e misterioso com'è, sia il cervello.
Quindi non poteva essere altrimenti che colei che più ha contribuito nel mondo agli avanzamenti delle neuroscienze, sia la prova vivente di quanto sia plastico e pieno di risorse il cervello, anche a novantasette anni, purché nutrito continuamente di conoscenze e allenato bene come i muscoli di un atleta.

Questi infatti i suoi segreti, insieme a quel piglio che traspira anche dal suo portamento e dalla sua voce, quel piglio che le ha permesso di superare mille ostacoli. A cominciare da quand'era bambina e doveva combattere contro un padre autoritario e una cultura dominata dal maschilismo che la volevano relegata alle attività "consone" alla donna.
Ma lei non si è data per vinta e, grintosa e determinata, ha studiato e si è affermata contro tutto e tutti, continuando come poteva anche contro le leggi razziali che la costrinsero a rinunciare al posto di assistente universitaria. Anzi, forse proprio tutti gli ostacoli che si sono frapposti sul suo cammino le hanno dato le energie e il coraggio di andare avanti.

Ed è stata premiata, come lei stessa non finisce mai di ricordare con l'immensa gratitudine che dimostra ogni giorno. Sia nell'impegno senza tregua che dedica alla ricerca, e che l'ha portata a realizzare la fondazione dell'Istituto Europeo di Ricerca sul Cervello, sia nel suo formidabile impegno nel sociale con le battaglie per sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni all'importanza di valorizzare le donne scienziate: proprio sulle donne, infatti, la Montalcini conta molto ma, non si stanca mai di dire la scienziata, in Italia, diversamente dagli altri Paesi, le donne soffrono ancora la mancanza di un sostegno adeguato da parte della società che le aiuti ad esercitare insieme il proprio ruolo di madri, mogli e scienziate.

E poi c'è l'Africa, dove la Montalcini con la Fondazione Rita Levi Montalcini onlus, è attiva per combattere il primo complice di povertà e malattie: l'analfabetismo. Qui il premio Nobel sta lavorando con borse di studio e con un occhio di riguardo per la popolazione femminile, la più disagiata. Questo e molto altro, nobilitano, se mai ce ne fosse bisogno, i suoi 97 anni davvero vissuti fino in fondo.
Con l'augurio che questa energia che arricchisce la scienza e la società tutta non la lasci mai.


una persona da ammirare
 
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