Paperando

"DETTI famosi" e "FRASI fatte"

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silvanapat
icon13  view post Posted on 29/11/2007, 08:18




L'abito non fa il monaco"


Espressione che invita a distinguere tra realtà ed apparenza, e ad andare alla sostanza delle persone, cose, fatti.

Si ricollega al Medioevo, quando i monaci erano accolti e rispettati ovunque, per cui poteva capitare che qualche birbante o qualche imbroglione scansafatiche si travestisse da monaco per fare razzie o sbarcare il lunario.

Il detto somiglia all'altro più antico, di PLUTARCO "lA BARBA NON FA IL FILOSOFO"

Sentirsi addosso una cappa di piombo

Avere la sensazione di stare in un ambiente chiuso, pesante , oppressivo, con senso di soffocamento.

Oppure provare preoccupazione, incertezza, angoscia.

Detto che si riferisce ad un antico strumento di tortura costituito da una sorta di calotta di ferro che si faceva arroventare dopo avervi rinchiuso il condannato.

Dall'Alfa all'Omega

Dall'inizio alla fine.

Dire o fare tutto senza trascurare niente.

L'Alfa e l'Omega sono la prima e l'ultima lettera dell'alfabeto greco, per cui racchiudono tutto ciò che si puo' esprimere.

Applicato in campo religioso è riferito a Dio, principio e fine di tutte le cose.

Essere alti come un soldo di cacio

Essere di piccola statura.

Il soldo era una moneta di pochissimo valore, per cui la quantità di formaggio che ci si poteva acquistare era scarsa e di spessore molto sottile.

Avere l'argento vivo addosso

Essere vivaci in modo esagerato, non riuscire a stare fermi neanche un attimo....

Espressione che fa riferimento all'estrema mobilità del mercurio (detto anche "argento vivo") soggetto a suddividersi al minimo urto in sfere sempre più ridotte.

Offrire il bicchiere della staffa

Offrire l'ultimo bicchiere prima di congedarsi da qualcuno.

Modo di dire che allude al bicchiere che un tempo si offriva all'ospite prima che partisse, quando aveva già il piede sulla staffa della sua cavalcatura.

continua........................

Edited by silvanapat - 17/2/2008, 08:13
 
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incantatore
view post Posted on 29/11/2007, 11:35




ottimo post silvana, grazie :lol:
 
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Supermamma
view post Posted on 29/11/2007, 12:08




che bello che bello...

 
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silvanapat
view post Posted on 3/12/2007, 15:43




continua................


Alzarsi col piede sinistro

Essere di cattivo umore, irritabili, scontrosi.
In epoca romana si riteneva positivo e benedetto dagli dei tutto ciò che stava o proveniva dalla destra; negativo invece e causa di disgrazia ciò che proveniva dalla sinistra. Nell'ambito di molte culture antiche la sinistra e la destra erano il simbolo, rispettivamente, del male e del bene.

Fare il canto del cigno

Produrre l'ultima opera, esibirsi per l'ultima volta, specialmente in campo artistico.
Secondo la tradizione il cigno, animale simbolico per molti aspetti, rimarrebbe muto per tutta la vita. Solo all'avvicinarsi della morte si esprimerebbe per la prima e l'ultima volta con un canto dolcissimo e struggente.

Avere voce in capitolo

Avere capacità decisionale insieme ad altri su una questione che riguarda tutti.
Il "capitolo" indicava inizialmente la riunione dei religiosi di un monastero, durante la quale veniva letto e spiegato un capitolo della regola.
Successivamente nel "capitolo" cominciarono ad essere discussi anche problemi pratici riguardanti il monastero e chi lo abitava.
Crescendo di importanza fu riservato a pochi.
Chi era autorizzato a partecipare aveva..........."voce in capitolo", cioè capacità decisionale.

continua................

Edited by silvanapat - 19/2/2008, 13:25
 
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silvanapat
view post Posted on 5/12/2007, 15:42




continua..............


Battere cassa

Chiedere denaro, specialmente se in modo insistente e ripetuto.

Detto ispirato da coloro che chiedevano l'elemosina battendo sulla cassetta dove erano contenute altre monete per richiamare l'attenzione della gente.

Mettere al banco di prova

Mettere qualcuno nelle condizioni di dimostrare le sue capacità, specialmente in prove di particolare difficoltà.
Il detto si riferisce al "banco" di una officina meccanica dove si provano i motori.

Lasciare a bocca asciutta.

Rimanere senza qualcosa che si era fortemente desiderato o voluto.

L'allusione è alla saliva che durante la masticazione viene prodotta in abbondanza, mentre non "bagna" la bocca di chi non ha niente da mettere sotto i denti.

Dare botte da orbi

Picchiare con violenza e a casaccio, senza guardare dove cadono i colpi.........come può picchiare un cieco.

Ridursi in maniche di camicia

Cadere in estrema povertà senza poter contare più su niente, se non sulla copertura della propria camicia.

Modo di dire legato agli ambienti del gioco di azzardo, dove il giocatore sfortunato e imprudente impegna tutto quello che ha fino agli effetti personali, rimanendo praticamente in......maniche di camicia.

Non capire un'acca

Non capire assolutamente niente.

Nell'alfabeto italiano la lettera acca (H) è una consonante muta, cioè non ha una pronuncia propria, ma solo in associazione con altre lettere.

Da sola è impronunciabile e quindi incomprensibile.

Scoprire gli altarini

Rendere di pubblico dominio difetti, pecche, sotterfugi, imbrogli ecc. che altrimenti rimarrebbero nascosti.

Si rifà alla consuetudine di coprire gli altari più piccoli e deteriorati delle chiese povere lasciando scoperti e impreziositi con addobbi quelli più belli ed importanti.

continua...............

Edited by silvanapat - 19/2/2008, 13:29
 
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silvanapat
view post Posted on 6/12/2007, 13:19




continua...........


A babbo morto

Prendere soldi a babbo morto è un'antica frase fatta con cui si intende l'incassare un credito con molto ritardo o, più specificamente, senza che vi sia una scadenza preindicata.

La data e il luogo d'origine del detto non sono certi. Secondo alcuni, avrebbe origine toscana .

Più probabilmente, il modo di dire trae origine dal periodo in cui i giovin signori di paese erano costretti - per onorare debiti di gioco o per acquistare doni alle proprie amate - a contrarre debiti presso usurai.

Costoro erano consapevoli di dover attendere anche diverso tempo - appunto, finché il babbo del debitore passasse a miglior vita, lasciando al rampollo una congrua eredità - prima di poter entrare in possesso del loro credito.

Ma, ugualmente, avevano la certezza che il gruzzolo, in virtù - o a causa - di onerosi tassi interesse, sarebbe cresciuto in maniera esponenziale via via che il tempo passava, in attesa che il babbo fosse morto.

Abbassare la cresta

È il gesto con cui i galli, prima o dopo un combattimento, riconoscono la superiorità dell'avversario.

Dal mondo contadino l'espressione ci è arrivata con il senso di "calare le proprie pretese", "riconoscere la propria inferiorità".

continua

Edited by silvanapat - 19/2/2008, 13:32
 
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silvanapat
view post Posted on 10/12/2007, 17:51




Acqua cheta


L'espressione proviene da un proverbio: L'acqua cheta (chieta) scava i ponti.

Si definisce acqua cheta una persona tranquilla che con costanza è in grado di eliminare ostacoli in apparenza inamovibili.

L'espressione deve parte del suo successo alla commedia "L'acqua cheta" (1908) di Augusto Novelli


Ai posteri l'ardua sentenza


Su certi argomenti, oggi troppo controversi, toccherà ai posteri pronunciarsi.

La frase celebre è tratta da due versi del Cinque Maggio, il componimento poetico più celebre di Alessandro Manzoni.

Il giudizio che Manzoni rimanda ai posteri è quello sulla vita di Napoleone Bonaparte: Fu vera gloria?


Al di là del bene e del male

L'omonima opera di Friedrich Nietzsche (1886) era una requisitoria contro i sistemi filosofici dominanti.

L'omonimo film di Liliana Cavani (1977) era a sua volta ispirato alla tormentata biografia di Nietzsche.

Oggi a volte si definisce al di là del bene e del male un'opera d'ingegno (libro, film, opera d'arte, ecc. ), talmente bella (o brutta) da meritare una categoria a sé, fuori dai canoni artistici codificati; oppure un personaggio pubblico talmente celebre da far "saltare" le abituali convenzioni morali (Xxx è ormai al di là del bene e del male, etc.


Alla carlona

Significa "alla buona", "senza pretese", "senza cura".

Il "re Carlone" dei poemi cavallereschi è in realtà Carlo Magno, che anche dopo l'incoronazione a Sacro Romano Imperatore non rinunciò mai alle sue abitudini e ai suoi abiti un po' grossolani.

Il modo di dire è attestato nella letteratura italiana sin dal 1400 (ad esempio, in Pietro Aretino).

continua...............

Edited by silvanapat - 19/2/2008, 13:36
 
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incantatore
view post Posted on 10/12/2007, 22:29




molto istruttivo grazie silvana :o:
 
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tortinadimele
view post Posted on 11/12/2007, 08:46




:woot: ma grazieeeeeeee silvanaa!!!!! :021.gif: quante cose interessanti!!!!!!! :025.gif:
 
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silvanapat
view post Posted on 13/12/2007, 09:16




continua..........

Allacciate le cinture (di sicurezza)



È l'invito comune a tutte le hostess e gli steward del mondo, prima del decollo e dell'atterraggio.

Come l'inglese fasten your seat belts, anche allacciate le cinture viene a volte usato fuori dal contesto, per avvertire gli interlocutori che si sta per entrare in una fase critica della discussione, o in una situazione pericolosa.

Questo uso ironico di fasten your seat belts risale almeno al celebre film Eva contro Eva (1951).


Alla garibaldina

Compiere un'azione alla garibaldina significa intraprenderla senza troppi preliminari, improvvisando e affidandosi alla buona sorte.

L'espressione è un chiaro riferimento ai metodi di combattimento usati da Giuseppe Garibaldi, e in particolare alla Spedizione dei Mille


All'arma bianca

Nelle battaglie campali era l'ordine impartito ai soldati per continuare a combattere con le spade o le baionette una volta che avevano terminato le munizioni dei loro fucili.

Le armi da taglio o da punta (pugnali, spade, baionette), sono dette armi bianche.

È un calco (medievale?) dal germanico blanch (tedesco moderno blank), che significava anche "splendente": si tratta di armi metalliche, che quindi scintillano al sole.

A volte l'espressione viene usata, con una sfumatura vagamente parodica, per indicare uno scontro dialettico molto acceso tra due persone: una variante altrettanto diffusa è alla baionetta.


Andare a Canossa

La frase significa "autoumiliarsi, ammettere di avere sbagliato".

A Canossa, nell'inverno del 1077, l'imperatore Enrico IV attese per tre giorni e tre notti, scalzo e vestito solo di un saio, di essere ricevuto e perdonato dal Papa Gregorio VII.

Ma il conflitto tra i due (la lotta per le investiture) era destinato a riaprirsi di lì a poco.

continua..............

Edited by silvanapat - 19/2/2008, 15:50
 
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view post Posted on 13/12/2007, 15:20
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La felicità è come una farfalla:dura il tempo di un battito d'ali

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:thumbup5wo.gif: :thumbup5wo.gif: ottimi post Silvana! ho letto tutto con vero piacere e interesse!!
grazieeeee :022.gif: :42m5b8n.gif: :wub:
 
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silvanapat
view post Posted on 14/12/2007, 07:25




continua

Andare a gonfie vele

L'espressione marinaresca, che significa "navigare sfruttando tutte la forza del vento", è passata nell'italiano colloquiale, dove viene adoperata per descrivere una situazione in cui tutto sta andando per il meglio.

La locuzione deriva forse dall'analoga espressione latina pleno velo, usata per esempio da Publio Virgilio Marone nell'Eneide (libro I verso 401).

Di significato simile sono frasi come: andare a vele spiegate, con il vento il poppa.

Andare a letto con le galline

Le galline, come molti animali diurni, seguono il sole.

Andare a letto con le galline significa dunque letteralmente andare a letto al tramonto, per estensione andare a letto molto presto.

Andare a ramengo

Significa perdersi, fallire nei propri scopi.

Deriva verosimilmente dalla forma poetica "andare ramingo" (solo, senza una meta, allontanato da tutti, povero e disperato) ereditata probabilmente dall'italiano volgare dell'alto medioevo.

Andare a zonzo

Non si conosce esattamente l'origine etimologica della parola "zonzo", che alcuni vorrebbero derivata dal suono che emettono le mosche durante il loro volo notoriamente irregolare ed imprevedibile.

Dovrebbe quindi essere solo una forma onomatopeica.

In ogni caso, ha il significato di "girare senza meta", anche solo per divertimento.

Andare in tilt

Andare in tilt significa andare in confusione ed è una frase fatta nata in tempi relativamente recenti, quando cominciarono ad apparire in Italia i flipper.

Questi antenati dei videogiochi venivano sollecitati con spinte nel tentativo di dare alla biglia un percorso diverso, ma reagivano a un eccesso di sollecitazioni andando appunto in tilt, ovvero non rispondendo più ai comandi e provocando la perdita della partita.

Appendere (le scarpe) al chiodo

L'espressione, usata spesso in ambito sportivo, significa "ritirarsi dall'attività agonistica".

Può essere anche estesa al membro di una qualsiasi categoria professionale che decida di ritirarsi.

Le "scarpe" in questi casi sono sostiuite da un analogo "ferro del mestiere"; ad esempio, un ciclista appenderà la bicicletta al chiodo; un pattinatore appenderà i pattini; ecc. ecc..

Astratti furori

"Io ero, quell'inverno, in preda ad astratti furori.

Non dirò quali, non di questo mi sono messo a raccontare.

Ma bisogna dica ch'erano astratti, non eroici, non vivi; furori, in qualche modo, per il genere umano perduto".


Il celebre incipit del romanzo "Conversazione in Sicilia" di Elio Vittorini ha dato vita a una formula molto usata nella lingua italiana.

Essere in preda ad astratti furori può significare perdersi in ragionamenti eccessivamente complessi; oppure (secondo un'interpretazione più prossima a quella del testo di Vittorini), ripiegarsi in una contemplazione indignata dei problemi concreti della società, senza individuare un modo per risolverli.

Attaccarsi al tram

L'espressione trova la sua origine in una vecchia abitudine dei passeggeri ritardatari, che si aggrappavano alle strutture esterne del tram per non perderlo.

Oggi l'espressione è utilizzata in senso figurato per indicare la situazione di chi si vede costretto a rinunciare a un obiettivo, per non aver fatto il possibile per raggiungerlo in tempo (per esempio, chi è arrivato tardi ad un impegno ed è costretto a rinunciarvi o perdere il proprio turno).

Avanti tutta

Locuzione marinaresca, che significa letteralmente "viaggiare dando ai motori della nave (o barca, motoscafo, etc. ) la potenza massima, per andare il più veloce possibile".

Si adopera per chiedere a chi ci ascolta di impegnarsi al massimo e nel minor tempo possibile.

Avere la coda di paglia

"Sapere di aver sbagliato".

L'espressione è derivata da un proverbio: "chi ha la coda di paglia, ha sempre paura che gli pigli fuoco". Una persona con "la coda di paglia" si aggira tra gli altri con sospetto, per il timore che qualcuno noti le sue colpe o i suoi difetti.

continua...............

Edited by silvanapat - 19/2/2008, 15:58
 
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loryb
view post Posted on 14/12/2007, 12:49




grazie Silvana :) molto interessante questo post :) sai certe cose le sapevo ma altre no...c'è sempre da imparare :) grazieeeeee :10ge2s8.gif:
 
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silvanapat
view post Posted on 20/12/2007, 08:00




continua......

Avere l'acquolina in bocca

Letteralmente si riferisce alla salivazione che in modo spesso incontrollabile si scatenata alla vista o al pensiero di un cibo particolarmente goloso (Riflesso di Pavlov).

Viene utilizzata ad indicare quelle situazioni che attirano la nostra attenzione in quanto offrono la prospettiva di un semplice, immediato e positivo beneficio.
(leggere anche "rimanere a bocca asciutta)

Avremmo potuto stupirvi con effetti speciali

Citazione di uno spot pubblicitario italiano dei televisori Telefunken (1981), penetrato in modo impressionante nella memoria collettiva.

L'espressione viene usata di solito (con intenti parodici) per affermare la propria genuinità: non c'è bisogno di "stupirvi con effetti speciali", perché il nostro lavoro concreto parla per noi.

Può essere usata anche per schernire qualcuno di qualche opera/lavoro da lui eseguita.

Baciamo le mani

Modo di dire tipico del Sud d'Italia, e in particolare della Sicilia.

Risale all'epoca in cui, in segno di rispetto e sottomissione, si baciava effettivamente la mano di chi fosse considerato dalla comunità un personaggio potente, sia economicamente che politicamente.

Col tempo si è smesso di baciare realmente la mano, ma la frase è entrata nell'uso comune, come segno di riverenza e rispetto.

Può anche assumere un significato ironico, per parodiare il comportamento un po' troppo altezzoso di qualcuno.


Bagnato come un pulcino

Completamente bagnato, zuppo, come un pulcino uscito dall'uovo appena schiuso.

Banalità del male

Nel 1963 la studiosa tedesco-americana Hannah Arendt pubblicò le sue cronache del processo al criminale nazista Adolf Eichmann col titolo Eichmann in Jerusalem - A Report on the Banality of Evil ("Eichmann a Gerusalemme: rapporto sulla banalità del male").

La scelta dell'editore italiano di intitolarne la traduzione "La banalità del male" contribuirà al successo di quest'espressione nel lessico giornalistico, politico e scientifico.

Per la Arendt il male "può invadere e devastare tutto il mondo perché cresce in superficie come un fungo.

Esso sfida il pensiero, perché il pensiero cerca di raggiungere la profondità, andare alla radice, e nel momento in cui cerca il male, è frustrato perché non trova nulla.

Questa è la sua "banalità"... solo il bene ha profondità e può essere integrale".




continua.........

Edited by silvanapat - 19/2/2008, 16:03
 
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view post Posted on 23/12/2007, 22:24
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La felicità è come una farfalla:dura il tempo di un battito d'ali

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:thumbup5wo.gif: :thumbup5wo.gif: più leggo e più mi accorgo che spesso usiamo dei modi dire per abitudine e basta ,non sapendo in realtà da dove deriva quella frase! grazie silvana! :thumbup5wo.gif:
continua cara Silvana :025.gif: che questo post lo stai rendendo davvero interessantissimo!
 
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56 replies since 29/11/2007, 08:18   31384 views
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