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Farro
Prodotto oggi di moda, utilizzato per fare nutrienti insalate estive o per zuppe dal sapore rustico,
Sacro a Cerere, dono della sposa al consorte nel giorno delle nozze, paga anche dei soldati, alimento in voga in Palestina Mesopotamia ed Egitto fu importato in Europa dai greci.
Spodestato dall’arrivo del frumento ma in Garfagnana ricuperando la coltivazione del più antico dei cereali Sono stati capaci di un vero miracolo agroalimenare.
Sono 20 i comuni della Garfagnana nei quali si coltiva il farro e ben 100 le aziende agricole dedite a questa coltivazione, si semina nel periodo autunnale e si coltiva senza diserbanti o concimi chimici. La sua crescita è lenta e la raccolta avviene nel periodo estivo dell’anno successivo.
Arriva ad una altezza di 170 cm spighe. Si presenta come chicco con struttura farinosa. Il cereale detto anche “grano vestito” viene usato anche nella panificazione e per produrre pasta ed anche in pasticceria per produrre dolci squisiti
Si deve utilizzare a chicchi interi non ammolati ma semplicemente lavati in acqua corrente. In questo modo si riesce ad esaltarne il gusto intenso ed a conservare una consistena soda e leggermente croccante Facilmente digeribile ricco di calci e ferroselenio vitamina e fosforo glucoisi proteine ha un basso contenuto in grassi ed amidi
Il Farro della Garfagnana è stato riscoperto oggi per le sue eccellenti proprietà dietetiche e perché le sue fibre svolgono un'azione benefica per l'apparato digerente. Questo cereale è ricco di amido, quindi particolarmente adatto per preparare torte salate, ma in cucina è utilizzato soprattutto come ingrediente di zuppe e minestre: unito a fagioli e verdure si presenta come piatto semplice ma con gusti e profumi del tutto particolari.
Ottimo per insalate fredde, farrotti (risotti) con funghi porcini. Si abbina in maniera eccellente ai vini rossi. La granella di farro brillata può anche essere macinata per altri impieghi (paste, pane, biscotti ecc.).
Ci sono due ristoranti.la Mora di Ponte a Moriano a Lucca ed il vecchio Mulino a Castel Nuovo Garfagnana che esaltano questa preparazione.
La Mora è un ristorante abbastanza caro ma credetemi ne vale la pena, personalmente preferisco la zuppa di fagioli al farro, si prepara con fagioli borlotti cotti passati al setaccio aggiungendo un soffritto di odori, in questo brodo si cuoce il farro per circa trenta minuti, si fa riposare per almeno 10 minuti e si serve, un consiglio, se ne avrete l’occasione, provatelo.
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