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La fontana dei Quattro Fiumi, Le Fontane di Roma

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silvanapat
view post Posted on 11/5/2008, 14:15




LA FONTANA dei QUATTRO FIUMI




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ROMA-P.zza Navona
Zona-rione Parione
Autore-G. L. Bernini (1648)
Committente-Innocenzo X Pamphili
Acqua-Vergine





La scultura detta Fontana dei Quattro Fiumi si trova a Roma in piazza Navona ed è stata ideata e plasmata dallo scultore e pittore Gian Lorenzo Bernini nel 1651 su commissione di Papa Innocenzo X, in piena epoca barocca, durante il periodo più fecondo di questo artista.

La fontana si compone di una base formata da una grande vasca ellittica, sormontata da un grande gruppo marmoreo, sulla cui sommità si eleva un obelisco egizio ("Obelisco Agonale) di epoca romana, rinvenuto nel 1647 nel circo di Massenzio sulla via Appia.

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Questo obelisco egizio sormonta la Fontana dei Quattro Fiumi in Piazza Navona. L'obelisco fu rinvenuto nel circo di Massenzio sulla via Appia.


(Bernini dimostrò senso dell'umorismo: molti erano preoccupati della stabilità dell'obelisco sulla fontana e più di uno gli fece notare il suo innalzamento era una sfida all'equilibrio naturale, tanto che un giorno alcuni suoi rivali sparsero la voce che l'obelisco stesse per crollare. Bernini non mancò di arrivare presto, e, davanti alla numerosa folla che si era adunata, fissò alla base dell'obelisco quattro cordicelle sottili che solennemente attaccò con dei chiodini ai muri delle case circostanti della piazza.)

Le statue che compongono la fontana hanno una dimensione maggiore di quella reale. I nudi rappresentano le allegorie dei quattro principali fiumi della Terra (Nilo, Gange, Danubio e Rio della Plata), uno per ciascuno dei continenti allora conosciuti, e nell'opera sono dei giganti in marmo appoggiati sullo scoglio in travertino.

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Gli alberi e le piante che emergono dall'acqua e che si trovano tra le rocce appaiono anch'essi tutti in scala più elevata.

Le creature animali e vegetali, generate da una natura buona e utile, appartengono a razze e a stirpi grandi e potenti.

Sulla fontana sono stati raffigurati sette animali, oltre alla piccola colomba ed ai delfinetti nello stemma dei Pamphili.

Per trovarli bisogna fare il giro attorno a tutta la fontana e sono:

un cavallo,
un serpente di terra (nella parte più alta vicino all'obelisco),
un serpente di mare,
un delfino (che fa anche da inghiottitoio delle acque),
un coccodrillo,
un leone e
un dragone.
Notevole è anche la resa delle piante scolpite che sembrano reali.

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Il Leone

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Il Coccodrillo

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Il serpente di mare

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Il cavallo

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Il sepente di terra

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Il delfino

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Il drago

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Gli animali dello stemma

Lo spettatore, girando intorno all'imponente fontana, può scoprire nuove forme o particolari che prima erano nascosti o quasi del tutto coperti dalla massa rocciosa.

Con questa fontana il Bernini vuole suscitare meraviglia in chi la guarda, componendo un piccolo universo in movimento ad imitazione dello spazio della realtà naturale.

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piazza Navona: la fontana di Bernini fronteggia la chiesa di Borromini



CURIOSITA'

Il conflitto fra i due architetti dell'epoca, Bernini e Borromini divenne leggendario tanto da ispirare aneddoti popolari.

Proprio di fronte alla fontana, sul lato occidentale della piazza, sorge la chiesa di S.Agnese, la cui costruzione cominciata negli stessi anni da Girolamo e Carlo Rainaldi era stata rilevata da Borromini poco dopo.

Con una tecnica molto interessante costui aveva progettato la facciata della chiesa concava, così che dalla piazza la cupola sembrasse più avanzata di quanto realmente è, dunque più visibile, per effetto della prospettiva.

Si dice che Bernini si burlasse del rivale a mezzo di una delle due figure della fontana che guardano verso la chiesa, il Rio della Plata, la cui mano sarebbe sollevata come gesto di protezione dall'imminente caduta dell'edificio.

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Il Rio della Plata con la mano sollevata verso la chiesa del Borromini



E un'altra delle figure, il Nilo, nasconderebbe la testa sotto un velo per non vedere l'opera di Borromini: in realtà il capo velato era un'allegoria del fatto che a quei tempi le origini del Nilo erano ancora sconosciute, essendo state scoperte non prima del XIX secolo.

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Il Nilo con il capo velato



Alla base del campanile di destra, invece, una piccola statua di S.Agnese si porta una mano al petto: ciò veniva letto come un gesto di rassicurazione sulla stabilità della chiesa.

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La statua di Sant'Agnese



I seguaci di Borromini non risparmiarono critiche alla fontana, sostenendo che essendo la sua parte centrale cava, non avrebbe retto alla pesante guglia e sarebbe crollata.

Allora Bernini, nottetempo, fece legare dai suoi assistenti quattro sottili cordicelle all'obelisco in segno di scherno, burlandosi ancora una volta dei rivali.

E ciò che vediamo oggi dimostra che sapeva perfettamente quello che stava facendo.

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Fontana dei Quattro Fiumi - particolare


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La potenza di Innocenzo X, venne rappresentata dal Bernini con due grandi stemmi posti sul basamento dell'obelisco.

Se si guarda la fontana in modo da essere di fronte alla chiesa di S. Agnese, avremo, sul lato destro la statua del Nilo, con il volto velato perchè le sorgenti all'epoca erano sconosciute scolpita da (Giacomo Antonio Francelli).

Sulla sinistra il Bernini fece scolpire a Claudio Poussin la statua rappresentante il fiume Gange, simbolo dell'Asia.

Sull'altro lato, e quindi se guardiamo al fontana volgendo le spalle a S. Agnese, abbiamo sulla destra la statua simboleggiante il Danubio, di aspetto un po' raffinato e curato, dato che rappresenta la colta Europa (scolpita da Antonio Raggi).

Sulla sinistra c'è la statua che simboleggia il Rio della Plata, e qui il Bernini volle dare l'idea della primitività e della ricchezza di quelle terre facendo scolpire delle monete sparse sotto il fianco di questo gigante (opera di Francesco Baratta).

Dopo un duro lavoro della durata di tre anni, il 12 giugno 1651 finalmente venne data acqua alla fontana, costata al popolo romano circa 30.000 scudi, 4.000 dei quali andarono in premio al Bernini.

Pochi se pensiamo che per la fontana di Trevi ne furono spesi oltre 176.000.

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Sono tramandate dai cronisti dell'epoca alcuni esempi del carattere giocoso del Bernini: il giorno dell'inaugurazione della fontana, alla presenza di papa Innocenzo X, dopo aver scoperto il suo lavoro tutti rimasero folgorati dalla bellezza delle statue, ma la fontana era priva di acqua.

Facendo finta di niente il Bernini raccolse le congratulazioni di tutti compreso il papa, il quale che non fece cenno della mancanza per non umiliarlo e, solo quando egli stava facendo girare il corteo pontificio per andarsene un po' a malincuore, il grande scultore fece un cenno e finalmente il suo complice aprì la leva che fece sgorgare le acque, con grande ammirazione e soddisfazione di tutti.

Ci sono tramandate anche le parole del papa che disse:

Cavalier Bernini, con questa vostra piacevolezza
ci avete accresciuto di 10 anni di vita!.



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La fontana del Bernini sovrastata dall'obelisco di Domiziano



N.B. A LIONE C'E' UNA FONTANA MOLTO SIMILE

LE ALTRE 2 FONTANE DI PIAZZA NAVONA:

La Fontana del Nettuno: QUI
La Fontana del Moro:QUI

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Piazza Navona dal'alto-si vedono le 3 fontane



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PIAZZA NAVONA di NOTTE



fonti:
wikipedia
http://www.romaspqr.it/ROMA
http://www.geocities.com

Edited by silvanapat - 12/5/2008, 07:34
 
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