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| «La scuola è quell'esilio in cui l'adulto tiene il bambino fin quando è capace di vivere nel mondo degli adulti senza dar fastidio.» Maria Montessori
Maria Montessori (Chiaravalle, 31 agosto 1870 - Noordwijk aan Zee, 6 maggio 1952) è stata una pedagogista, filosofa, medico, scienziata, educatrice e volontaria italiana.
Maria Montessori nacque il 31. Agosto 1870 a Chiaravalle nella provincia Ancona in Italia. Fu la figlia di Alessandro Montessori, ufficiale, e Renilde Stoppani. Maria era una donna femminista e anticonformista.Studió a Roma e fu la prima donna in Italia a laurearsi in medicina.Nel 1896 fu medico assistente all'ospedale psichiatrico dell'università di Roma. Avendo visto la situazione gravissima dei bambini mentalmente handicappati voleva aiutarli. Riconobbe subito che la medicina da sola non bastava a curarli. Perciò cominciò a studiare pedagogia e psicologia ed elaborò materiale specializzato per promuovere lo sviluppo del bambino. Nel 1899 tenne una conferenza a Torino sul diritto del bambino handicappato nella società. Nel 1907 fondò a Roma la " Casa dei Bambini " per l'educazione dei figli delle famiglie operaie del san Lorenzo. Dopo alcuni anni, in pieno fascismo come pacifista che credeva negli ideali democratici, lasciò l'Italia. Andò in alcuni paesi come Spagna, India ed Olanda.Mise per iscritto le sue esperienze e nel 1909 uscì il suo primo libro.A partire da quel periodo educò studenti e tenne corsi che frequenta molta gente. Maria Montessori diventava sempre più famosa e rispettata nel tutto il mondo. All'età di 80 anni ricevette il Premio Nobel della Pace. Oltre a questo l'immagine di Maria Montessori venne copiata sulle banconote italiane da 1000 lire. Oggi ci sono solo in Germania 188 associazioni, 327 scuole preparatorie e 158 scuole.
Il pensiero pedagogico montessoriano parte dallo studio dei bambini con problemi psichici, espandendosi successivamente allo studio dell'educazione per tutti i bambini. La Montessori stessa sosteneva che il metodo applicato su persone subnormali aveva effetti stimolanti anche se applicato all'educazione di bambini normali. Il suo pensiero identifica il bambino come essere completo, capace di sviluppare energie creative e possessore di disposizioni morali (come l'amore), che l'adulto ha ormai compresso dentro di sé rendendole inattive. L'adulto ha la tendenza a reprimere la personalità del bambino e spesso lo costringe a vivere in un ambiente di altra misura con ritmi di vita innaturali. Il principio fondamentale deve essere la libertà dell'allievo, poiché solo la libertà favorisce la creatività del bambino già presente nella sua natura. Dalla libertà deve emergere la disciplina. Un individuo disciplinato è capace di regolarsi da solo quando sarà necessario seguire delle regole di vita. Il periodo infantile è un periodo di enorme creatività, è una fase della vita in cui la mente del bambino assorbe le caratteristiche dell'ambiente circostante facendole proprie, crescendo per mezzo di esse, in modo naturale e spontaneo, senza dover compiere alcuno sforzo cognitivo. Con la Montessori molte regole dell'educazione consolidate nei primi anni del secolo cambiarono. I bambini subnormali venivano trattati con rispetto, venivano organizzate per loro delle attività didattiche. I bambini dovevano imparare a prendersi cura di se stessi e venivano incoraggiati a prendere decisioni autonome. La Montessori sviluppò tutto il suo pensiero pedagogico partendo da una costruttiva critica della psicologia scientifica, corrente di pensiero affermatasi nei primi anni del secolo. L'equivoco di base della psicologia scientifica era da ricercare nella sua illusione di fondo, secondo la quale erano sufficienti una osservazione pura e semplice e una misurazione scientifica per creare una scuola nuova, rinnovata ed efficiente. Il pensiero pedagogico montessoriano riparte dalla pedagogia scientifica. Infatti l'introduzione della scienza nel campo dell'educazione è il primo passo fondamentale per poter costruire un'osservazione obiettiva dell'oggetto. L'oggetto dell'osservazione non è il bambino in sé, ma la scoperta del bambino nella sua spontaneità ed autenticità. Infine, della scuola tradizionale infantile Maria Montessori critica il fatto che, in essa, tutto l'ambiente sia pensato a misura di adulto. In un ambiente così concepito il bambino non si trova a suo agio e quindi nelle condizioni per poter agire spontaneamente.
(da wikipedia e altri siti web)
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