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URAGANI - Immagini tematiche

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view post Posted on 8/2/2009, 16:09
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La felicità è come una farfalla:dura il tempo di un battito d'ali

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URAGANI




Un uragano è una tempesta violenta che si forma sopra un oceano tropicale con venti che soffiano intorno a un'area centrale di calma chiamata occhio; nell'emisfero Boreale l'aria si muove in cerchio in senso antiorario; nell'emisfero Australe avviene il contrario.






Negli uragani i venti più forti non superano normalmente i 250 Km/h, ma possono coprire aree con diametri di molte decine di Km e durare diversi giorni. I danni provocati da un solo uragano possono pertanto essere tragicamente elevati perfino in confronto agli effetti di un tornado.






Gli uragani hanno luogo in varie parti del mondo e sono chiamati con nomi diversi: le tempeste che si formano nelle regioni occidentali dell'Oceano Pacifico settentrionale e che si abbattono con regolarità sul Giappone sono chiamate tifoni; nella parte settentrionale dell'Oceano Indiano sono conosciute come cicloni; in Australia talvolta si dà loro il nome di willy-willy; in quasi tutte le altre regioni del mondo si usa comunemente la parola " uragano "







A partire dal livello di tempesta tropicale vi è l'abitudine di assegnare un nome sia alle tempeste che agli uragani per identificarli più facilmente in particolare quando nella stesse regioni insistono più fenomeni dello stesso tipo. In tal modo risultano notevolmente facilitate le comunicazioni e gli avvisi al pubblico da parte dei servizi addetti alla previsione, alla sorveglianza e all'emergenza. Inizialmente i nomi erano esclusivamente femminili, a partire dal 1979 la OMM (Organizzazione Meteorologica Mondiale) e la NWS (US National Weather Service) stabilirono di alternare nomi di donna e di uomo. Soltanto nelle regioni settentrionali dell'Oceano Pacifico non si danno nomi ai cicloni tropicali.






In inglese il termine si traduce in HURRICANE, che sembra derivare da 'hurican', il Dio caraibico del male








La maggioranza degli uragani si forma in certe regioni oceaniche e in certe stagioni dell'anno: in condizioni cioè in cui è massima la temperatura della superficie del mare (almeno 26 °C). Le suddette regioni coincidono con la zona delle calme equatoriali o di convergenza intertropicale, dove convergono gli alisei dai due diversi emisferi: sono zone caratterizzate da assenza di venti e da forti riscaldamenti della superficie marina a causa della costante azione della radiazione solare.






Il forte riscaldamento degli strati inferiori dell'atmosfera tende a renderli instabili e quindi a favorire la convezione, ossia il movimento verticale verso l'alto dell'aria caldo-umida sovrastante la superficie del mare; il raffreddamento di tali masse d'aria produce la condensazione e quindi la liberazione di grandi quantità di calore latente.






I moti convettivi creano una convergenza di aria verso la zona in cui essi si manifestano, tuttavia tale situazione non avrebbe una lunga durata nel tempo se non intervenisse l'azione della forza di Coriolis. Tale forza, causata dalla rotazione terrestre, è nulla all'Equatore, ma, ad una distanza di almeno 500 Km da esso, assume un valore sufficiente a produrre la deviazione dell'aria convergente che inizia a muoversi in cerchio, con velocità sempre più elevate man mano che essa si avvicina al centro del vortice. La deviazione è verso destra nell'emisfero nord, per cui l'aria acquista una rotazione antioraria, al contrario, nell'emisfero sud, la deviazione è a sinistra e la rotazione è oraria.






Una volta innescata la rotazione le uniche forze che praticamente agiscono sono la forza di gradiente e la forza centrifuga, dirette, rispettivamente, verso il centro e verso l'esterno. In meteorologia si dice che tale equilibrio è ciclostrofico. L'azione convergente e rotatoria dell'aria produce un aumento di intensità del moto ascensionale ed una diminuzione sempre più accentuata della pressione nel centro della colonna, con conseguente aumento della forza di gradiente.






La fase di sviluppo di un uragano può durare dalle 12 ore fino a diversi giorni, durante tale fase la pressione nel centro della tempesta diminuisce gradualmente ed i venti di solito non raggiungono la forza del vento di uragano e si mantengono intorno ai 60 Km/h.






Quando la tempesta si avvicina alla massima intensità i cambiamenti avvengono molto più in fretta: la pressione cade rapidamente, i venti aumentano fino a più di 150 Km/h in una stretta fascia circolare compresa fra i 15 e i 25 Km di distanza dal centro dell'uragano, nubi e pioggia si organizzano in fasce che si avvolgono a spirale intorno al centro di perturbazione.



(Testi e immagini sono stati presi da numerosi siti web)
 
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