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Francobolli 2021

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view post Posted on 8/1/2021, 18:25
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dal 2009 continua .....


preparatevi .... la discussione 2021 sta per iniziare ...
 
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view post Posted on 10/1/2021, 08:49
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un primo blocco dalla lista del 2021
2020_1
 
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2020_2
 
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2020_3
 
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2020_4
 
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si comincia cosi

Comunicato – Emissione di un francobollo celebrativo della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nel 40° anniversario della fondazione

Martedì, 12 Gennaio 2021

Il Ministero emette il 15 gennaio 2021 un francobollo celebrativo della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nel 40° anniversario della fondazione, relativo al valore della tariffa B.

Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta: 40 x 30 mm, formato stampa: 40 x 26 mm; formato tracciatura: 46 x 37 mm; dentellatura: 11 effettuata con fustellatura; colori: sei; tiratura: trecentomila esemplari.

Bozzettista: Maria Carmela Perrini..

La vignetta riproduce, in alto a destra, il logo del 40° anniversario della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome affiancato, a sinistra, dalla penisola italiana con i profili delle Regioni e delle Province autonome che si evidenzia sulla raffigurazione, in grafica stilizzata, di una comunità di persone a rappresentare i cittadini italiani; suggella la composizione una banda orizzontale tricolore.

Completano il francobollo la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

Foglio: quarantacinque esemplari.



Come previsto dalle Linee Guida per l'emissione delle carte valori postali l’immagine verrà pubblicata il giorno dell'emissione del francobollo.
 
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il mio articolo sul primo francobollo del 2021
https://news.fidelityhouse.eu/cronaca/il-1...021-500226.html
 
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view post Posted on 12/1/2021, 21:06
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https://www.repubblica.it/esteri/2021/01/1...ezia-282205717/

Svezia, Greta Thunberg finisce sui francobolli delle poste

125146179-47c74b1e-f95a-4636-b09e-de62d5bd2b70
 
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il primo di una lunga annata ahime
2020_6

 
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Poste Italiane comunica che oggi 15 gennaio 2021 viene emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico un francobollo celebrativo della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nel 40° anniversario della fondazione, relativo al valore della tariffa B pari a 1,10€.
Tiratura: trecentomila esemplari.
Foglio da quarantacinque esemplari
Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.
Bozzetto a cura di Maria Carmela Perrini.
La vignetta riproduce, in alto a destra, il logo del 40° anniversario della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome affiancato, a sinistra, dalla penisola italiana con i profili delle Regioni e delle Province autonome che si evidenzia sulla raffigurazione, in grafica stilizzata, di una comunità di persone a rappresentare i cittadini italiani; suggella la composizione una banda orizzontale tricolore.
Completano il francobollo la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.
L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso lo sportello filatelico dell’ufficio Postale di Roma V.R.
Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.
Per l’occasione è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata e una busta primo giorno di emissione, al prezzo di 15€.
TESTO BOLLETTINO
“La condizione attuale ha visto più volte la Conferenza delle Regioni sollecitare un riordino delle forme di raccordo tra Stato e autonomie territoriali, con specifiche proposte che meriterebbero di essere riprese.
Si avverte la necessità di individuare, con maggiore precisione, sedi e procedure attraverso le quali il principio di leale collaborazione, caposaldo della giurisprudenza costituzionale, possa divenire sempre di più la cifra dei rapporti tra lo Stato, le Regioni e le autonomie locali.
È importante che la soggettività politica delle Regioni si sviluppi, non in contrapposizione con l’indirizzo politico statale, ma in chiave di confronto e di cooperazione”.
Sergio Mattarella
Presidente della Repubblica
Dal discorso tenuto in occasione dell’incontro con i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome al Palazzo del Quirinale, il 4 agosto 2020, in occasione del 50° delle Regioni a Statuto ordinario.
La complessa gestione dell’emergenza dovuta alla pandemia da Covid-19 ha messo in mostra la resilienza dei nostri territori, la fondamentale importanza del servizio sanitario nazionale, la professionalità e il coraggio degli operatori sanitari, lo spirito di sacrificio e la capacità di reazione dei cittadini italiani. Ma ha dimostrato anche come gli organi costitutivi della Repubblica (Stato, Regioni ed enti locali) abbiano un orizzonte operativo e uno spazio strategico che, laddove capaci di generare leale collaborazione istituzionale, possono sprigionare le forze migliori e una solidarietà ineguagliabili.
Sotto questo profilo, nel 2020 (uno degli anni più difficili della storia repubblicana) il rapporto Stato-Regioni ha rappresentato anche nella sua dialettica un architrave della nostra democrazia, un contributo ulteriore indispensabile a tenere “connesse le responsabilità delle istituzioni con i sentimenti delle persone”, come ha richiamato il Presidente della Repubblica nel suo messaggio di fine anno, il 31 dicembre 2020. E in questo ambito un ruolo particolare, delicato e allo stesso tempo incisivo, è stato svolto dall’organismo che abbiamo l’onore di presiedere e che quest’anno, nel 2021, festeggia 40 anni.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome è stata istituita, infatti, nel 1981, in un momento storico fondamentale per la storia del regionalismo del nostro Paese.
Il dibattito sul futuro delle Regioni era infatti giunto a un punto di maturazione come dimostrerà, due anni più tardi, nel 1983 la nascita della Conferenza Stato-Regioni.
Dopo un decennio di esperienza delle Regioni a statuto ordinario, caratterizzato da una certa diffidenza della burocrazia centrale nel rapporto con le istituzioni regionali, ci si interrogava in quegli anni su come affrontare snodi fondamentali per la modernizzazione della pubblica amministrazione, a partire dalla regionalizzazione del servizio sanitario.
Fu proprio in questo contesto storico che la “Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome” (così fu inizialmente denominata nel 1981) svolse un ruolo prezioso. Una cerniera fra realtà e comunità territoriali differenti da un lato, e dall’altro canale univoco in una ormai imprescindibile interlocuzione costante con il Governo.
Il confronto interregionale e la conseguente elaborazione di proposte comuni furono gli ingredienti di un sodalizio istituzionale che contribuì a calmierare forze altrimenti centrifughe in un movimento centripeto di coesione. Un meccanismo che rese le Regioni protagoniste di quel processo di riconoscimento e promozione delle autonomie locali in un quadro di unità della Repubblica, così come stabilito dall’articolo 5 della Costituzione.
Un percorso che maturò in riforme importanti che rafforzarono progressivamente il ruolo delle istituzioni regionali e con esso la funzione della Conferenza delle Regioni.
L’ulteriore definizione e l’ampliamento delle competenze della Conferenza Stato-Regioni e la nascita della Conferenza Unificata nel 1997, la semplificazione e il forte decentramento amministrativo che dal 1997 al 1999 portarono al trasferimento di importanti competenze (dall’agricoltura al lavoro, dall’istruzione tecnica e professionale al welfare), l’indicazione prima (1995) e l’elezione diretta poi (2000) del Presidente della Regione, la riforma del Titolo V della Costituzione (2001), furono solo alcune delle tappe di un processo che risentì anche della spinta propositiva della Conferenza delle Regioni.
Oggi avvertiamo la necessità di proseguire quel percorso (come dimostra anche la strada già intrapresa da alcune Regioni per il riconoscimento di forme di autonomia differenziata), con uno spirito da “costruttori”, verso la sconfitta del virus e per la ripresa socio-economica del nostro Paese.
Con un francobollo che ricorda non solo un anniversario, ma una raggiunta maturità, affranchiamo oggi - con un pizzico di nostalgia per le modalità di trasmissione delle vecchie missive, ma con lo sguardo rivolto alla comunicazione dei nostri tempi – una nostra lettera ai cittadini e alle istituzioni, con due avvisi che intendiamo come un invito ed una possibile risposta alle esigenze delle comunità regionali che rappresentiamo.
Prima di tutto, occorre costruire insieme un Piano nazionale di Ripresa e Resilienza per utilizzare in modo efficace le risorse stanziate dall’Unione Europea attraverso Next Generation EU, rispondendo tempestivamente ed efficacemente alle esigenze del sistema Paese e alle priorità territoriali. La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha già cominciato la sua “opera di sollecitazione costruttiva” in un’ottica di confronto e collaborazione.
In secondo luogo, ribadiamo quanto affermato nel documento consegnato al Capo dello Stato in occasione del 50° delle Regioni a Statuto ordinario: “Il rafforzamento del sistema delle autonomie, nel quadro dell’unità giuridica ed economica della Nazione, può favorire la transizione dell’amministrazione pubblica nel suo complesso a un più elevato stadio di efficacia ed efficienza, quale condizione imprescindibile per la tenuta del sistema istituzionale”. Se è vero che appare ormai “del tutto superata una ripartizione dei poteri legislativi tra Stato e Regioni secondo criteri di contrapposizione e reciproca esclusione”, è allora quanto mai urgente “assicurare centralità alle sedi della cooperazione interistituzionale e della concertazione tra i diversi livelli istituzionali, a partire dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, anche attraverso il riconoscimento costituzionale del “sistema delle Conferenze”, al fine di incrementarne l’incidenza nei procedimenti legislativi e decisionali con riguardo alle più rilevanti politiche pubbliche nazionali”.
Stefano Bonaccini - Presidente Regione Emilia-Romagna - Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
Giovanni Toti - Presidente Regione Liguria - Vicepresidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
 
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https://www.mise.gov.it/images/stories/doc..._13_gennaio.pdf

aggiornato il programma arriva il francobollo per roma capitale
 
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Comunicato – Emissione di un francobollo celebrativo del centenario del Congresso di Livorno

Lunedì, 18 Gennaio 2021

Il Ministero emette il 21 gennaio 2021 un francobollo celebrativo del Congresso di Livorno, relativo al valore della tariffa B.

Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta e formato stampa: 40 x 30 mm; formato tracciatura: 46 x 37 mm; dentellatura: 11 effettuata con fustellatura; colori: due ; tiratura: trecentomila esemplari.

Bozzetto: a cura del Centro Filatelico della Direzione Operativa dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.

La vignetta riproduce una foto d’epoca, custodita nella Biblioteca Labronica Francesco Domenico Guerrazzi di Livorno, raffigurante la facciata del teatro Carlo Goldoni di Livorno dove si svolse nel gennaio del 1921 il XVII Congresso del Partito Socialista Italiano che diede vita alla storica scissione che portò il 21 gennaio 1921 alla fondazione del Partito Comunista d’Italia

Completano il francobollo la leggenda “21 – 1 – 1921 CONGRESSO DI LIVORNO” la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

Foglio: quarantacinque esemplari.

Nota: la foto del Teatro Goldoni è riprodotta per gentile concessione del Comune di Livorno.



Come previsto dalle Linee Guida per l'emissione delle carte valori postali l’immagine verrà pubblicata il giorno dell'emissione del francobollo.
 
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probabilmente il primo francobollo dell' anno prossimo è deciso
PROCIDA
tur2
capitale della cultura 2022

per il 2021 è rimasta Parma che secondo me non vedrà un bis di francobollo

 
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2020_12

Poste Italiane comunica che oggi 21 gennaio 2021 viene emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico un francobollo celebrativo del centenario del Congresso di Livorno, relativo al valore della tariffa B pari a 1,10€.
Tiratura: trecentomila esemplari.
Foglio da quarantacinque esemplari
Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.
Bozzetto a cura del Centro Filatelico della Direzione Operativa dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.
La vignetta riproduce una foto d’epoca, custodita nella Biblioteca Labronica Francesco Domenico Guerrazzi di Livorno, raffigurante la facciata del teatro Carlo Goldoni di Livorno dove si svolse nel gennaio del 1921 il XVII Congresso del Partito Socialista Italiano che diede vita alla storica scissione che portò il 21 gennaio 1921 alla fondazione del Partito Comunista d’Italia.
Completano il francobollo la leggenda “21 – 1 – 1921 CONGRESSO DI LIVORNO” la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.
L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso lo sportello filatelico dell’ufficio Postale di Livorno Centro e Spazio Filatelia Roma.
Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.
Per l’occasione è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata e una busta primo giorno di emissione, al prezzo di 15€
 
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TESTO BOLLETTINO
Mentre in Italia e in Europa soffiavano impetuosi venti di fascismo e nazismo, Livorno nel gennaio 1921 è stata al centro di una scissione a sinistra per la quale una pagina di storia locale si è fatta storia internazionale del XX secolo.
Si svolsero infatti in questa città il XVII Congresso del Partito Socialista Italiano al Teatro “C. Goldoni” e, da una sua costola, il 21 gennaio 1921 al Teatro “San Marco”, il Congresso fondativo del Partito Comunista d'Italia, il PCd’I, aderente alla III Internazionale.
A un secolo esatto da questi storici accadimenti l’Amministrazione comunale di Livorno si onora di ricordarli, sposando anche il progetto di una emissione filatelica dedicata.
Esattamente 100 anni fa, mentre le Camere del lavoro venivano bruciate, i municipi assaliti e i consigli comunali sciolti con la violenza, i militanti socialisti manganellati, umiliati con l’olio di ricino, o ferocemente assassinati, nei due teatri di Livorno, si portò avanti con convinzione l'idea secondo la quale la rivoluzione delle masse fosse ancora possibile, nel sogno di una società fondata sulla giustizia sociale.
Da qui anche la scelta di scindersi in due partiti, il nuovo nato con l’idea di dare al movimento delle masse una nuova direzione politica, saldamente legata all’Internazionale Comunista.
Si trattò dunque di uno degli eventi più importanti della storia del Novecento, in uno stretto intreccio tra la dimensione locale e nazionale, e quella internazionale.
Del resto, come scriveva Gramsci, la storia del Novecento è tutta “storia mondiale”.
Luca Salvetti - Sindaco del Comune di Livorno
Simone Lenzi - Assessore alla Cultura del Comune di Livorno
 
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