Paperando

GIARDINI D'ITALIA - VILLA TARANTO, VERBANIA

« Older   Newer »
  Share  
incantatore
view post Posted on 28/1/2007, 13:12




GIARDINI D'ITALIA - VILLA TARANTO, VERBANIA

I Giardini Botanici di Villa Taranto si estendono sulla riva piemontese del Lago Maggiore sul promontorio detto della Castagnola, nel territorio del comune di Verbania.

Essi rappresentano uno dei più perfetti esempi di giardino all'inglese visitabile in Italia. Le centinaia di piante di ogni tipo che vi sono state messe a dimora tra il 1931 e il 1936 dal proprietario, lo scozzese Neil MacEacharn, ne hanno fatto una delle pi� ricche collezioni europee di specie esotiche.

Nei circa 20 ettari di superficie si possono ammirare eucalipti, magnolie, ninfee, fiori di loto, rare piante tropicali accanto a castagni, betulle, tulipani, dalie, paulonie, astri nani, azalee, narcisi, rododendri, ortensie ed eccezionali esemplari di faggi, inseriti in giardini all'inglese scanditi da viali, terrazze, tappeti erbosi, fontane, cascate e stagni. Meraviglioso in primavera lo spettacolo della fioritura, sullo sfondo dell'ampio paesaggio del lago.
image
image
image
 
Top
view post Posted on 30/1/2007, 14:17
Avatar

La felicità è come una farfalla:dura il tempo di un battito d'ali

Group:
Administrator
Posts:
29,433
Location:
(Ve)

Status:


che luogo stupendo! :thumbup5wo.gif: :thumbup5wo.gif:

grazie Inca :thumbup5wo.gif: con questo post ci dai lo spunto per parlare di tutte meraviglie che abbiamo qui in Italia


ancora qualche immagine dei giardini botanici di villa Taranto
image

image


 
Web  Top
view post Posted on 8/2/2007, 18:46
Avatar

La felicità è come una farfalla:dura il tempo di un battito d'ali

Group:
Administrator
Posts:
29,433
Location:
(Ve)

Status:


Giardini del Castello Tauttmansdorff a Merano

image



Giardini di Castel Trauttmansdorff sono stati eletti “Parco più bello d’Italia 2005”, tra 64 candidati nazionali. La giuria internazionale del concorso è stata conquistata dallo spirito innovativo, dal suggestivo paesaggio e dalla combinazione vincente tra arte e natura. Sono riunite piante di tutto il mondo, ma è presente anche la tipica vegetazione dell’Alto Adige. Ameni sentieri s’inerpicano lungo il pendio attraverso i Giardini acquatici e terrazzati, conducono al Giardino dei sensi, al Giardino giapponese, alla collina dei cactus e delle succulente oppure alle antiche piante coltivate come ulivi e viti.

image



image

image

image



Le prime piante esotiche furono portate a Merano oltre 150 anni fa e disseminate un po’ a casaccio nei grandi parchi e giardini che abbellivano la città di cura. Le piante raccolte nei Giardini di Castel Trauttmansdorff sono disposte secondo il luogo d’origine, evidenziando le relazioni intercorrenti tra vegetazione naturale, clima, suolo e influenze umane. Paesaggi naturali, come il bosco ripariale giapponese, si alternano così a paesaggi colturali, come le piantagioni di riso e di tè. Merano è favorita da condizioni particolari: il suo clima mite permette la crescita di piante che non sopravviverebbero a nord delle Alpi.

image

image

image

image



da www.trauttmansdorff.it]http://www.trauttmansdorff.it[/URL
 
Web  Top
pieraim
view post Posted on 8/2/2007, 22:39




I GiardiniBotanici Hanbury

I Giardini Botanici Hanbury, situati sulle alture di Ventimiglia a Capo Mortola, sono caratterizzati da un'incredibile raccolta di alberi, fiori e piante provenienti da ogni parte del mondo.
Nel 1867 Sir Thomas Hanbury acquista l'antico Palazzo Orengo, oggi Villa Hanbury, col terreno sito sul promontorio della Mortola e progetta di farne un giardino botanico per l'acclimatazione di piante esotiche provenienti dalle più diverse e lontane regioni del mondo, sfruttando la felice posizione della zona e la particolare dolcezza del clima, mentre in nove ettari viene mantenuta e sviluppata la vegetazione mediterranea. Nascono così iGiardini Botanici Hanbury, caratterizzati da piante arbustive, erbacee ed arboree provenienti da ogni parte del mondo: 5800 specie di piante ornamentali, officinali e da frutto.
Lo sviluppo dei giardini ha un grande impulso grazie anche ai continui contatti e rapporti di collaborazione con studiosi di tutto il mondo: il percorso espositivo attraversa l'area delle quattro stagioni, la zona della Aloë, l'area dei ciclamini, la zona delle succulente, il campo degli anemoni, il giardino giapponese, la fontana del drago, il giardino dei profumi, il mausoleo moresco, l'agrumeto, i giardinetti all'italiana, il frutteto esotico, il viale degli ulivi, la pineta, la foresta australiana, l'area delle acacie, l'area dei bambù e il palmeto. Oltre alla singolare collezione di piante rare e all'erbario storico, esiste anche una biblioteca, un erbario moderno e una ricca banca dei semi e dei pollini.
Nel 1960 la proprietà venne venduta allo Stato Italiano e dal 1987 i giardini sono assegnati in gestione all'Università di Genova. Una ricognizione delle entità presenti ha permesso la ricostruzione dei dati storici di introduzione, di sviluppo della coltivazione e dell'acclimatazione delle singole piante e il ripristino del giardino. L'introduzione di esemplari di specie perdute o nuove attraverso scambi o acquisti incrementa continuamente le collezioni Hanbury. E' in corso la mappatura delle diverse aree, che comprende la registrazione dei singoli esemplari e la schedatura delle piante tramite supporto informatico.
I pregi "botanici" della zona costiera di capo Mortola continuano anche sotto il livello del mare: l'ambiente marino è uno tra i più interessanti della Liguria Orientale, con una estesa prateria di Posidonia oceanica.

image


image


image
 
Top
tortinadimele
view post Posted on 9/2/2007, 11:17




:woot: :woot: :woot: :woot: :woot: :woot: :woot: :woot: Mi piace questa discussione sììììììììììììììì

Riserva Naturale Speciale
Parco Burcina "Felice Piacenza"


image


L'amore per la natura,una notevole conoscenza botanica ed i frequenti viaggi in Inghilterra in occasione delle aste delle lane furono i presupposti che spinsero,verso la meta' dell'800 L'industriale laniero Giovanni Piacenza a piantare nella parte bassa del brik Burcina gruppi di conifere esotiche come le sequoie, i cedri ed i pini strobus.

image


Il figlio Felice continuo' per piu' di cinquant'anni l'opera paterna, frequentando il mondo dell'arte egli acquisi' una sensibilita' che gli consenti' di creare, senza l'aiuto di un paesaggista, giorno dopo giorno, il parco che si vede oggi.
La grandiosa massa di 12 faggi rossi, il viale di liriodendri e la conca dei rododendri,con oltre 700 piante alte sino a 11 metri che si coprono di fiori verso la meta' di maggio, sono opere sue.

image


Nel 1935 il parco divento' di proprieta' del Comune di Biella che lo conservo' con una accurata manutenzione. Negli anni cinquanta la strada raggiunse la vetta ed Enzo,figlio di Felice, dono' un nuovo accesso al parco affidando la progettazione all'amico fiorentino Pietro Porcinai. Nel 1980 infine fu istituita la Riserva Naturale Speciale del Parco Burcina 'Felice Piacenza'.
Da alcuni anni e' avviata una collaborazione l'Universita' di Torino per lo studio e la valorizzazione dei rododendri.

image


E' stato creato un meleto che raccoglie le vecchie varieta' di meli locali, e' stato redatto un piano paesaggistico, sono stati restaurati alcuni edifici tra cui la sede del parco ed un accogliente bar ristorante che prepara piatti della cucina biellese. L'Ente parco ha provveduto a restaurare alcune aree del giardino ed a creare una zona con piante mediterranee.

image

 
Top
incantatore
view post Posted on 9/2/2007, 11:40




CHE MERAVIGLIA DI GIARDINI
tante grazie, ragazze
 
Top
5 replies since 28/1/2007, 13:12   1607 views
  Share