Diciamocelo con franchezza: senza la mela la storia del mondo sarebbe forse stata diversa.
Cominciamo dal principio, anzi da prima: se Eva avesse infatti preferito le arance, se il serpente fosse stato un po’ meno convincente e se Adamo fosse stato un po’ più fermo sulle sue posizioni adesso potremmo passeggiare in tutta tranquillità nel giardino dell’Eden, conversando amabilmente con gli animali e mangiando i frutti della terra.
Invece siamo qui per colpa di una mela, che deve essere stata così bella, tonda e succosa da apparire francamente irresistibile: d’altronde per tentare Eva il serpente non avrebbe mica potuto offrirle un fico d’india, che, con tutto il rispetto per i fichi d’india, ha un aspetto decisamente poco invitante.
Un’altra mela, stavolta non commestibile ma molto preziosa, è stata la causa della guerra di Troia: invitato ad un banchetto nuziale Paride si vede cadere davanti una mela d’oro con su scritto “alla più bella”; decise quindi di donarla ad Afrodite, che gli aveva promesso in cambio la donna più bella del mondo.
Tempo dopo Paride vide Elena, moglie di Menelao, e si ricordò della promessa della dea. I due fuggirono insieme ma il marito, per riaverla, scatenò una guerra epocale. Anche in questo caso, tutto successe per una mela.
Ma la mela è anche stata all’origine di fatti postivi: stando seduto sotto un melo Newton scoprì la legge di gravità (presumibilmente dopo essersi curato il bernoccolo che gli aveva procurato la mela, che lo aveva colpito dritto in fronte); nel Medioevo Guglielmo Tell riuscì ad avere salva la vita dimostrando a tutti la sua mira eccezionale.
E quale frutto fu protagonista di questa vicenda se non la mela? In questo caso venne posta sulla testa del figlioletto di Guglielmo, Walter, e colpita con una freccia.
E possiamo poi dimenticarci del film "Il tempo delle mele"? Qualche tempo fa ha fatto sognare migliaia di giovani romantiche.
Ma le cose migliori che ci regala la mela sono soprattutto dolci di ogni tipo: torte, strudel, frittelle… E la cosa migliore è che, anche se questo è il periodo migliore, si trovano praticamente tutto l’anno, per cui ogni occasione è buona per approfittarne.
Ce ne sono di moltissimi tipi, dalle più dolci a quelle più aspre, adatte ad ogni tipo di ricetta.
In questo caso useremo le Golden Delicious, più o meno un chilo.
Poi occorrono 200 gr. di farina, 150 gr. di burro, 120 gr. di zucchero, 50 gr. di mandorle, 50 gr. di uvetta; un uovo, limone, cannella e sale.
Mettete il burro sciolto a bagnomaria nella farina, aggiungete lo zucchero (lasciandone da parte un po’), un tuorlo d’oro e un pizzico di sale.
Una volta pronto e liscio, l’impasto va fatto riposare per un’oretta in frigorifero, steso in una tortiera e cosparso con metà dell’uvetta, quindi mele, un po’ del burro fuso rimasto, ancora uvetta, mandorle, zucchero e cannella. La torta va quindi infornata a 200° per circa 45 minuti.
Ma vogliamo lasciarci senza parlare di quello che è forse il dolce a base di mele più famoso, lo strudel? Certo che no!
Allora, in questo caso serve della pasta sfoglia (con quelle già pronta si evitano problemi, visto che la preparazione è particolarmente laboriosa), che va riempita con mele Renette, uvetta, pinoli, amaretti sbriciolati (oppure pangrattato), cannella.
Si arrotola il tutto e si mette nel forno a 220° per circa 20 minuti. I successivi venti minuti saranno invece impiegati in una lotta senza quartiere per cercare di conquistare una fetta di questo dolce delizioso.
da girlpower