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Conservare il vino, Poche e semplici regole per organizzare la nostra cantina personale

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Acinoblu
icon1  view post Posted on 23/4/2008, 10:38




Andrea Palladio, uno dei più grandi architetti della storia d’Italia, ha forse dato le indicazioni più precise per la costruzione di una cantina a regola d’arte, dove il vino possa riposare in maniera perfetta: "le cantine si hanno da fare sottoterra, lontane da strepiti e da rumori e fetore, devono avere il lume da Levante perciocchè avendolo da altra parte, ove il sole possa scaldare i vini che vi si porranno, dal calore riscaldati, diventeranno deboli e guasti" :sick: .
Partendo, dunque, dai consigli del Palladio, quali possono essere le indicazioni per l’organizzazione della cantina personale e per la salvaguardia della qualità del vino? Primo, l’ambiente. Un locale perfetto dovrebbe essere interamente interrato e rivolto preferibilmente a nord-est. ma attenti all’eccessiva umidità (meglio non superare il 65 per cento). :rain.gif: L’importante è che non sia in balia dei cambi di stagione o delle forti escursioni termiche: l’eccessivo calore, ma soprattutto gli sbalzi repentini di temperatura, abbreviano il ciclo vitale del vino. La temperatura ideale è compresa fra gli 8 e i 16 gradi. Una forte umidità provocherebbe l’avvio della decomposizione e dell’attacco di muffe di tutto ciò che può marcire (tappi, etichette, scaffalature di legno), mentre una bassa umidità provocherebbe un’eccessiva traspirazione delle bottiglie. Secondo, la messa a punto dell’ambiente. Le pareti dovranno essere solo imbiancate a calce e con un’illuminazione diffusa mai troppo forte, il tufo può rimanere tale. Il pavimento è meglio se non è impermeabilizzato.
Il luogo ideale per la cantina deve poi essere possibilmente al riparo di fonti d’inquinamento e da disturbi acustici e vibrazioni (con i quali le bottiglie entrano in risonanza, ed il movimento che ne deriva al loro interno ha l’effetto indesiderato di accelerare l’invecchiamento del vino).
Teniamo lontano le nostre scorte di cibo, al fine di evitare odori trasmissibili al vino: meglio non conservare salumi, formaggi, verdure (cipolle, aglio...) nello stesso ambiente in cui sono ospitate le bottiglie, o anche lontano da prodotti chimici (detersivi, vernici ecc.), stoffe e carta in genere (ricordiamo che il vino, attraverso il tappo, assorbe gli odori). Ovviamente teniamo ben pulito l’ambiente :nono.gif: . Il termometro e dell’igrometro ci aiuteranno e tenere sotto controllo la cantina con l’alternarsi delle stagioni. Lontano dalla cantina, logicamente, anche l’impianto di riscaldamento.
Terzo, la collocazione della scaffalatura, la naturale sistemazione delle scaffalature è lungo le pareti della cantina. Molte le scaffalature presenti sul mercato (portabottiglie in materiale sintetico,in terracotta o in cemento, in filo metallico elettrosaldato). Ritengo la migliore soluzione quella dell’uso del legno a più ripiani "in stile libreria", infatti ben si adatta all’ambiente e meglio di qualsiasi altro materiale riesce ad assorbire vibrazioni e a mantenere uniforme la temperatura delle bottiglie.
Quarto, il posizionamento delle bottiglie. Il rispetto delle regole su questo punto è d’obbligo: negli scaffali più bassi devono trovare posto i vini bianchi più giovani (spumanti compresi), e poi via via più in alto i vini bianchi meno giovani, vini rosati, rossi giovani, rossi più corposi, rossi da invecchiamento, vini liquorosi , altro importante avvertimento: non muovete le bottiglie e lasciate riposare il vino ! La conservazione perfetta dei vini si ottiene con le bottiglie poste orizzontalmente in questo modo il tappo viene toccato dal vino evitando di produrre l’aridità del sughero (che provoca poi la caduta della polverina del turacciolo che dà l’inconfondibile cattivo sapore), le bottiglie che hanno il tappo in plastica o in metallo a corona (quello usato per il vino casereccio…..) possono essere sistemate in piedi. Terremo separati, nell’angolo più adatto della cantina, le magnum ed altri grandi formati, , i vini di pregio e le annate eccezionali che possono riposare anche per qualche decina d’anni. Le stapperemo nelle occasioni più importanti dopo averle poste in piedi almeno una settimana prima di degustarle. Vi ringrazio per l’attenzione e, ricordate che se avete necessità di approfondimenti e chiarimenti sul tema vino e dintorni visitate il mio blog :yahoo4lu.gif: e non esitate a scrivermi o per una chiacchierata – se vi trovate nella zona a nord di Roma, venitemi a trovare in Enoteca il venerdì o il sabato a Nepi (Cassia bis km 35,000 in Via del Concio 2e. Salute! e alla prossima puntata.

:felicità: :felicità: :felicità: :felicità: :felicità: :felicità: :felicità: :felicità: :felicità: :felicità:
 
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view post Posted on 24/4/2008, 10:59
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La felicità è come una farfalla:dura il tempo di un battito d'ali

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:woot: woww!! ma allora la piccola cantina che ho è perfetta!! è a nord-est, interrata, temperatura fresca, quasi costante, umida . Unico inconveniente che sentirà le vibrazioni della strada :blink:
Cmq quando prendevamo il vino a Treviso per tutto l'anno si manteneva che era una meraviglia! Yoghi lo imbottigliava al momento giusto con la luna che calava o cresceva...boh io non lo so :lol: :lol: :lol: i suoi tappi di ottimo sughero e le bottiglie accuratamente lavate ( :angry: questa rogna toccava a me :P ) belle spesse e scure. Qualche volta è successo che è partito il fondo :lol:
Da molto però non lo facciamo più...io non bevo, arcierenero non beve...yoghi pochissimo. E prendiamo il vino al super o in una cantina sociale che c'è qui.

grazie di cuore acinoblu :022.gif:
 
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1 replies since 23/4/2008, 10:38   337 views
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