Acinoblu |
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| Questa volta vorrei approfondire una questione che riguarda più da vicino questa famosa bevanda. Ci siamo mai chiesti che cosa contiene effettivamente il vino? Probabilmente ben pochi sanno che il costituente principale è l’acqua con circa il 90%, questo è un dato che riguarda ovviamente anche i vini di qualità. A tal proposito sorge spontanea una battuta: che senso ha dire “questo vino è annacquato”? In ogni caso, con una tale preponderanza d’acqua, viene da chiedersi: come mai tutti i vini non hanno più o meno lo stesso sapore? In effetti, anche se l’acqua è imponente in temini quantitativi non è decisiva per quanto riguarda il profilo olfattivo e gustativo (organolettico). La realtà è che il vino contiene - in piccolissime quantità - un gran numero di altri costituenti, pensate se ne possono contare oltre 300! Queste sostanze nascono dalla fermentazione alcolica dell’uva e determinano la qualità del vino sotto il profilo organolettico; ciò vuol dire che i sentori, il sapore e la relativa persistenza che noi percepiamo quando beviamo un “goccio” dipendono proprio da tutte queste sostanze che compongono la rimanente parte del vino. Per esempio, vi è mai capitato di assaporare un vino e descriverlo come morbido? Ebbene, questo significa che il vino stesso conteneva una buona dose di glicerina, tale sostanza non è affatto un’anomalia bensì è, in realtà, un alcool (glicerolo) che si sviluppa nel corso della fermentazione. Così, quando definiamo un vino “aggressivo”, dipende dalla quantità dell’acido malico che si trova nei grappoli più acerbi e non è detto assolutamente che ciò sia un male, anzi, la sua presenza è indispensabile, ma, deve essere “gestita” dall’enologo in base al tipo di vino che vuole realizzare. Per non parlare poi dei costituenti che determinano il colore (antociani) che modificano la gradazione del colore stesso con lo scorrere del tempo, e poi l’alcool etilico che si sviluppa nel corso della fermentazione e poi gli zuccheri (glucosio e fruttosio elementi naturali dell’uva) sempre presenti nel vino in misura maggiore o minore, dipende se si tratta di vini dolci o secchi e tanto ancora…. Ma non vi voglio tediare troppo. A proposito di zuccheri nel vino vorrei però fare un piccolo approfondimento, il vino, infatti, è definito dagli esperti come “alimento energetico complementare”, energetico perché contiene alcool e complementare perché da solo il vino non è sufficiente a garantire tutti i bisogni nutritivi. Se poi vogliamo parlare di calorie, un bicchiere di vino produce circa 80/90 calorie (dipende dal grado alcolico), in confronto un boccale medio di birra 60/80, un bicchierino di amaro circa 50, brandy o grappa con un solo bicchierino superano le 90 calorie! E’ chiaro che le calorie sono strettamente legate al grado alcolico, infatti, 100 grammi di vino a 10 gradi sviluppano ben 70 calorie! Morale: bere poco, bere di qualità, bere pasteggiando o in ogni caso durante i pasti! E, dopo questa raccomandazione di cui spero non ne abbiate bisogno, vi saluto e vi do appuntamento alla prossima uscita sperando che queste poche righe siano servite ad aprire qualche spiraglio nel mondo del Vino.Per ulteriori approfondimenti sono a vostra disposizione. A presto!Marco
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