Paperando

Parliamo di "Moleche....

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icon1  view post Posted on 6/4/2006, 10:53
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La felicità è come una farfalla:dura il tempo di un battito d'ali

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Parliamo di "Moleche"......


La storia dei granchi veneti è una storia molto cruenta...chiamati Carcinus Mediterraneus o volgarmente granchi verdi vivono in acque salate e salmastre e prediligono le zone litoranee con acque basse e le lagune. In quella veneta si trovano a meraviglia, almeno in certi periodi.... la loro tragedia comincia nel momento in cui il nostro granchio deve cambiare il suo carapace (o esoscheletro per i tecnici) si scatena una vera e propria catena di disgrazie che possono portare a due tipi di morte cruenta: fritti in padella oppure attaccati ad un amo come esca per pesci (sono un'ottima esca per la pesca al branzino)
La muta avviene da fine gennaio a maggio e da fine settembre a fine novembre. I molecari, che pescano le moleche con delle reti fisse, (trezze), terminanti con trappole cilindriche (cogoli), collocate nei fondali bassi e lungo i canali naturali della laguna veneta. Una volta raccolti, viene fatta un'attenta cernita, osservando in particolare la diversa colorazione del ventre. Si arriva a quattro gruppi di merito: gli "spiantani" che faranno la muta entro due giorni al massimo, i "boni" che diventeranno moleche in tempi leggermenti più lunghi, i "granchi matti" che per questa stagione non muteranno più e le "masanete", le femmine, che però si prendono solo in autunno. I boni e gli spiantani (futuri condannati a morte) vengono posti in due vasche diverse; i primi saranno controllati ogni 3 o 4 giorni mentre i secondi 2 volte al giorno, perchè se la moleca non viene tolta dall'acqua il suo esoscheletro ricalcifica e non è più vendibile. In questa situazione possiamo dire che "comincia a serpeggiare un certo malumore tra le file", infatti una volta che l'esoscheletro inizia a solidificarsi il granchio diventa aggressivo e, se non viene tolto dalla vasca, può anche uccidere e divorare gli altri granchi ancora in muta. Fa comunque piacere constatare che, anche in questa situazione, il sangue del granchio non è acqua. Infatti le femmine non vengono mai messe nelle vasche con i maschi perchè, se prossimi alla muta, li indurrebbero a regredire a "matti" per accoppiarsi. Come dire: "rinuncio a tutto, anche a crescere pur di farmi una bella granchia". biggrin.gif
Le moleche possono essere cucinate in diversi modi, alcuni sono semplicemente truculenti, altri hanno anche profonde venature di sadismo. In primis le moleche vanno cotte vive e questo è già abbastanza hard. Ma andiamo avanti; nel primo gruppo troviamo la ricetta in cui le moleche s'incidono sulla schiena con un coltello e si strizzano con le mani in modo che l'acqua rimasta al loro interno fuoriesca. Poi s'infarinano e si buttano nell'olio bollente. (cosa che io non faccio mai...non le incido ma le infarino ancora vive blink.gif )Altro modo.....(ancor più sadico? sick.gif ) Si sbattono delle uova con del sale e poi vi si immergono le moleche, lasciandocele per alcune ore. I piccoli granchi, ignari di cosa riserverà loro il futuro, si mettono a mangiare uova a quattro palmenti, fino ad esserne sazi. Nel momento in cui il "ripieno" d'uovo è nella pancia della moleca, questa viene infarinata leggermente e subito fritta. Il risultato è un granchietto croccantissimo e ripieno d'uovo. Da un punto di vista squisitamente etico, l'ultimo pasto del condannato a morte è, in confronto, roba da educande!
A questo punto, dopo aver versato un buon numero di lacrime di coccodrillo.....vado a farmi una fritturina indimenticabile di moleche come Dio comanda.

Il vino in abbinamento ...senza ombra di dubbio un bel Prosecco di Valdobbiadene DOC, il più secco
possibile smile.gif


In tutto il territorio del Veneziano e nelle città dell’entroterra veneto le moleche sono considerate da sempre una prelibatezza alla quale, anche se costosa, è difficile rinunciare.
La molechicoltura è una attività strettamente locale che si tramanda di padre in figlio da generazioni e non ci sono altri sistemi per poterla apprendere.
È una attività che tuttavia sta scomparendo in quanto faticosa ad apprendersi, a praticarsi ed insicura in quanto dipendente dai fattori ambientali.
L’ASAP (Azienda Speciale della Camera di Commercio di Venezia per lo Sviluppo
della Pesca e dell’Acquacoltura) in collaborazione con la Tropical Farm srl sta portando avanti un progetto per la standardizzazione di nuovi metodi produttivi che possono agevolare i "molecanti" nella loro attività e promuoverne di nuove all’interno di un settore che consente ancora buoni redditi.
Tra le parti del progetto portate a termine c’è l’invenzione e la sperimentazione di una lampada che rende più evidenti le differenze esistenti tra granchi prossimi alla muta e non, che normalmente richiede l’occhio espertissimo del molecante.
Gli altri studi applicati in corso di svolgimento riguardano:
- il mantenimento dei granchi in vasche lontano dal loro ambiente naturale;
- la produzione di moleche in ogni periodo dell’anno riproducendo e accelerando
l’insieme di quei fattori naturali che regolano il meccanismo della muta e
quindi la trasformazione del granchio matto" in "bono".


by Sm con l'aiuto del web (enotime)


image

moleca


Edited by Sottomarina - 6/4/2006, 12:59
 
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incantatore
view post Posted on 6/4/2006, 11:30




ohmy.gif rolleyes.gif
magnifico saggio - grazie sm
 
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1 replies since 6/4/2006, 10:53   2859 views
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