Paperando

UNA CURIOSITA' IN CUCINA

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tortinadimele
view post Posted on 12/7/2006, 21:29




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L'origine del nome baccalà
Gadus Morrhua, pesce della famiglia dei Gadidi, ordine dei Teleostei, sottordine degli Anacantini, è verdastro, con delle macchie gialle sul dorso e una linea laterale bianca lungo tutto il corpo. Il ventre è bruno. Lunghezza: fino al metro e mezzo. Peso, fino a 50 kg . Finchè sta in acqua, si chiama merluzzo. Quando viene fatto uscire cioè viene pescato cambia il nome,a seconda di come viene trattato. Se viene subito pulito, messo in un barile e coperto di sale, viene chiamato baccalà.
Se invece, dopo la pesca, il merluzzo viene lasciato ad essiccare all'aria fredda, diventa stoccafisso: da stock, legno, e fish, pesce. Qualcuno sostiene che la parola provenga dal norvegese Stockfish: pesce da stoccare, da immagazzinare.
Nel Mediterraneo si pesca invece il nasello: una varietà di merluzzo meno pregiata, che non ha mai l'onore di diventare baccalà, e neppure stoccafisso: si mangia fresco, o congelato.
Il merluzzo è economico, abbondante (ogni femmina depone tre milioni di uova per volta!), nutriente, dieteticamente prezioso,non deperibile e facilmente trasportabile. Il merluzzo contiene infatti dei “grassi insaturi”: i famosi omega 3, detti anche “grassi buoni”, perché ripuliscono le arterie. Ma c'è di più: il merluzzo è l'omologo acquatico del maiale, perché di lui non si butta via niente. In Norvegia, patria dei Vichinghi inventori dello stoccafisso, la testa del merluzzo viene bollita. La lingua è infatti considerata una vera ghiottoneria, mentre le guance vengono fritte in pastella. Le uova di merluzzo, lessate nella loro sacca, si mangiano affettate: il fegato, cotto in salsa. L'olio di fegato di merluzzo lo si prende perché contiene molte vitamine. Lo stomaco del merluzzo viene spedito in Giappone: là ci infilano dentro degli altri pesci, e poi lo usano per il sushi. Pochi sanno che lo stomaco del merluzzo viene cucinato anche in Calabria e in Sicilia. In Islanda, del merluzzo non buttavano via neppure la pelle: sostituiva il pane, che a quelle latitudini, non potendosi coltivare cereali, non c'era fritta o arrostita, e spalmata di burro, Conciata come il cuoio, la pelle veniva usata pure per confezionare borse. L'intestino macinato del merluzzo viene dato in pasto ai salmoni d'allevamento.



Preparazione del baccalà
Di ricette per cucinare il merluzzo è pieno il mondo: in Portogallo ce ne sono 366, una per ogni giorno dell'anno.
I merluzzi pescati vengono decapitati, sviscerati, lavati e passati in una leggera salamoia. Poi prendono strade diverse,possono diventare baccalà oppure stoccafisso
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Baccalà
Appena pescato, il merluzzo viene aperto a libro, gli viene estratta la lisca dorsale, e viene messo in un barile,sotto sale per tre settimane.
I merluzzi destinati a diventare baccalà sono pescati nel Labrador e a Terranova.
Per dissalarlo bisogna metterlo in un contenitore sotto un filo d'acqua corrente. Se è di buona qualità, basteranno 18-24 ore.

Stoccafisso
I merluzzi che diventeranno stoccafisso vengono sventrati, puliti, legati per la coda e appesi a delle rastrelliere ad essicare. Questo avviene da febbraio fino a giugno. I migliori stoccafissi appartengono alla qualità “Ragno” (da Ragnar, famoso esportatore norvegese): sono bianchi, grossi e spessi. Gli stoccafissi selezionati vengono riuniti in balle, compressi da una pressa idraulica, legati e cuciti in sacchi di juta. Molti prendono la via dell'Italia, uno dei principali mercati dello stoccafisso. Quando è di prima scelta, lo stoccafisso dev'essere di grosse dimensioni; il collo e il ventre, devono apparire ben puliti, senza ecchimosi né macchie; la pelle deve avere un color grigio-chiaro, senza riflessi rossastri. La polpa, che sia secca e dura, ma non friabile.
Dovete percuoterlo con un mazzuolo di legno, per sfibrarlo, senza però romperlo. Poi, prima di mangiarlo va reidratato con acqua fredda abbondante, e se è stato battuto a dovere, tre giorni in ammollo cambiando l'acqua 3 / 4 volte al giorno gli dovrebbero bastare. Quando avrà moltiplicato per tre o per quattro il proprio volume originario sarà il momento di toglierlo dall'acqua


IL BACCALA' FRITTO - Il modo più semplice per cucinarlo e il più usato dalle mie parti:

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Ingredienti: 4 fette di baccalà, farina, limone, prezzemolo.



Come si preparano: Prendete 4 fette di baccalà e dopo averlo messo in acqua con delle fette di limone per qualche ora fatelo scolare. Infarinatelo e fatelo friggere in padella con olio caldo. Quando è ben cotto fatelo scolare e mettetelo a servire aggiungendo qualche goccia di olio e del prezzemolo.


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Edited by tortinadimele - 12/7/2006, 22:48
 
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view post Posted on 12/7/2006, 21:56
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La felicità è come una farfalla:dura il tempo di un battito d'ali

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:thumbup5wo.gif: :thumbup5wo.gif: bravissima Tortina!!! un post che ho letto con vero piacere! Dalle mie parti, sai, si usa impropriamente chiamare lo stoccafisso col termine baccalà... nelle ricette venete trovi ,per esempio, baccalà mantecato invece di stoccafisso mantecato e spesso chi legge si confonde . Il baccalà noi lo conosciamo come BATTAGIN, ma non è molto usato nella nostra cucina. Devo dire che io nn lo mai usato...l'ho visto fare raramente anche dalla mia mamma. Lo usa molto la mia vicina di casa, ma lei è di Rovigo e le usanze sono molto diverse.

Grazie Tortina. :wub:
 
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pieraim
view post Posted on 12/7/2006, 22:33




Bellissima discussione Torty , su un argomento che mi ha sempre creato confusione . Anche ad Imperia si cucina principalmente lo stoccafisso, che è anche una specialità di Badalucco, un paese dell'entroterra, che la terza domenica di settembre organizza il Festival dello Stoccafisso, un affollatissimo appuntamento a cui partecipano illustri personaggi italiani e stranieri, che prevede, oltre ad una serie di manifestazioni collaterali, la degustazione dello storico “stocafissu a Baücôgna” una ricetta antichissima. Naturalmente il “pesce bastone” è della qualità migliore, quella che viene dalle norvegesi isole Lofoten.

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Stoccafisso di Badalucco: Piatti tipici Liguria
E’ un piatto a base di merluzzo essiccato, cucinato secondo una preziosa e antica ricetta locale. Il suo successo, apparentemente strano per un paese dell’entroterra, è subito spiegato: il basso prezzo, la facilità di conservazione e la possibilità per un paese lontano dal mare di rispettare i giorni "di magro". Lo stoccafisso raggiungeva via mare Porto Maurizio e veniva recapitato dai mulattieri a Badalucco, che fungeva da centro mercantile per tutta la media Valle Argentina. Si narra che gli abitanti di Badalucco riuscirono a resistere ad un lungo assedio dei Saraceni, proprio grazie alle scorte di stoccafisso, riuscendo addirittura a respingere sul mare gli invasori. Per commemorare l’evento, nella terza domenica di settembre il paese rivive il momento dell' assedio dei Saraceni, in una festa di ringraziamento che nel tempo è diventata il "Festival dello Stoccafisso alla badalucchese".
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(foto del Consorzio valle Argentina)


E' molto curioso il nome che viene attribuito allo stoccafisso , infatti suona come una parola un pò volgare....si definisce "Brandacujun" :woot: A dispetto degli ingredienti e... del nome, e' un antipasto di rara delicatezza. In quanto al nome: leggenda vuole che i marinai facessero bollire stocco e patate e poi scuotessero (brandassero) vigorosamente la pentola per mescolare bene gli ingredienti, tenendola proprio ad un'altezza che ... beh, si scuoteva qualcos'altro oltre allo stoccafisso... Pardon, la storia dice proprio così! :o: :lol: :lol: :lol: :lol:image

ed eccone la ricetta che viene definita "prelibata "


Ingredienti per 6 porzioni: 1 kg. stoccafisso bagnato - 1 kg. patate pelate - 1 bicchiere olio extravergine d'oliva - 1/2 spicchi d'aglio - 1 limone - sale - pepe - noce moscata

Preparazione: Mettere a bollire lo stoccafisso coperto d'acqua non salata. Dopo circa mezz'ora lo stoccafisso sara' cotto a sufficienza, ma visto che poi dovra' essere disfatto potete lasciarlo anche un po' di piu'. Al termine della cottura prelevate lo stoccafisso, eliminate bene lische e pelle ma conservate l'acqua per bollirci le patate. Quando saranno cotte anche queste, scolatele, aggiungete lo stoccafisso e....
ci sono due alternative:
frullare GROSSOLANAMENTE il tutto, aggiungendo gli aromi, l'aglio tritato, il prezzemolo, e l'olio poco a poco...
oppure BRANDARE, cioe' SCUOTERE il tegame ben chiuso tentando di ridurre in poltiglia in questo modo il contenuto... soluzione piu' affascinante (da cui il piatto prende il nome), ma decisamente meno pratica!
L'essenziale e' che NON vi rimanga una crema, ma un bel "paciugo" in cui le patate hanno perso consistenza ma i pezzettini di pesce si distinguono ancora. Va servito tiepido.
Note: sarebbe un piatto da autunno/inverno, se lo fate d'estate mettete 1/2 patate in piu' perché lo stoccafisso e' pie' forte.
Conservate fino alla fine l'acqua di cottura di stocco e patate, potrebbe servirvi se il composto rimanesse un po' troppo asciutto o se voleste usare meno olio...
(da Mister Carota di Mariber)








Edited by pieraim - 13/7/2006, 08:39
 
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view post Posted on 28/9/2006, 19:27
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Quanto olio di fegato di merluzzo, mi sono sorbita da bambina :sick: :sick: :021.gif: :021.gif: mi avrà fatto senzaltro bene, ma che schifezza, wwwwww il montasio e di conseguenza il colesterolo :021.gif: :021.gif: :50.gif:
 
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